Paralimpiadi

A Parigi con l'ambizione di ripetere i risultati di tre anni fa

Ventisette atleti in lizza (fra cui Claire Ghiringhelli) e nel mirino diversi podi: Svizzera al via delle Paralimpiadi puntando in alto

Unica svizzera al via nel canottaggio e unica ticinese della squadra
(Ti-Press)
26 agosto 2024
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È una Svizzera che non nasconde le proprie ambizioni quella che si presenta al via delle Paralimpiadi, le diciassettesime della storia. L’obiettivo è quello di ripetere il buon risultato ottenuto tre anni fa a Tokyo. Grazie in particolare a una forte squadra di atletica (e a quella altrettanto quotata di paraciclismo) c’è anche spazio per cullare sogni dorati.

Due settimane dopo la spettacolare cerimonia di chiusura che ha fatto calare il sipario sulle Olimpiadi di Parigi allo Stade de France, la Gare de Lyon, uno dei principali centri nevralgici da e per l’estero della Ville Lumière, torna ad animarsi di atleti. Sono i partecipanti delle Paralimpiadi, che vanno in scena dal 29 agosto all’8 settembre. Benché Parigi abbia già ospitato per tre volte i Giochi (1900, 1924 e 2024), è la prima volta che la capitale dell’Esagono fa da sfondo all’evento sportivo più prestigioso per i paratleti, andato in scena per la prima volta a Roma nel 1960.

A Parigi, Swiss Paralympic sarà rappresentata da 27 atleti (fra cui la locarnese Claire Ghiringhelli, unica ticinese della delegazione, impegnata nel paracanottaggio), una quota record da Pechino 2008, quando i rossocrociati presenti erano stati 28.

Le prime due elvetiche a entrare in lizza saranno Ilaria Renggli e Cynthia Mathez, impegnate nel badminton. La prima, 24enne argoviese, è una delle nove atlete rossocrociate che per la prima volta si presentano su questa ribalta. La sua compagna di doppio, 38enne, all’attivo ha invece già la partecipazione a Tokyo 2021, quando in coppia con Karin Suter-Erath, nel frattempo ritiratasi, aveva chiuso il torneo al quarto posto. La coppia sogna una medaglia, ma non sarà una passeggiata dato che sarà anche l’unico duo europeo in lizza, e che per riuscire a centrare il podio dovrà battere tre coppie asiatiche. «È un sorteggio impegnativo, ma una medaglia non è impossibile», afferma il responsabile sportivo Andreas Heiniger. Più ostico si presenta invece il compito nel singolare, dove tanto Cynthia Mathez (Wh1) e Ilaria Renggli (Wh2) affronteranno entrambe la numero 1 mondiale della rispettiva categoria. E dovrà vedersela pure lui con il numero 1 al mondo, nella prima fase del torneo maschile, il 36enne argoviese Luca Olgiati, in una poule che promuoverà alle semifinali solo il vincitore di ogni girone.

Occhi puntati sull’atletica...

Le chance più concrete di medaglia concernono l’atletica, e in particolare il quartetto formato da Marcel Hug, Manuela Schär, Catherine Debrunner ed Elena Kratter, che a Tokyo 2021 aveva regalato alla Svizzera 12 delle 14 medaglie complessive. L’obiettivo di Swiss Paralympic è di ripetere i risultati ottenuti in Giappone. «Nutriamo grandi ambizioni nell’atletica, non è un segreto», sottolinea il direttore sportivo Andreas Heiniger, senza tuttavia avanzare delle cifre. Ma il fatto che i medagliati di Tokyo siano nuovamente dei Giochi non può che aumentare l’ottimismo in seno alla delegazione rossocrociata. Se per Fabian Blum e Licia Mussinelli sarà la prima volta alle Paralimpiadi, per Beat Bösch sarà addirittura la settima, la terza per Patricia Eachus e la seconda per Alexandra Helbling e Abassia Rahmani.

... ma pure su ciclismo e nuoto

Il paraciclismo è un’altra disciplina da cui potrebbero arrivare soddisfazioni per Swiss Paralympic. Dove, rispetto a Tokyo 2021, la Svizzera non sarà più rappresentata unicamente nell’handbike. Dei sette atleti elvetici impegnati in queste gare, tre (Flurina Rigling, Franziska Matile-Dörig e Celine van Till) nel loro palmarès hanno già diverse medaglie vinte ai Campionati del mondo. Sebbene alle Paralimpiadi diverse categorie siano in parte raggruppate, accrescendo la concorrenza, Olivia Stoffel, aggiunta capodelegazione, ha piena fiducia nel gruppo: «Una medaglia (almeno una) è possibile».

Ambizioni di medaglia i responsabili della spedizione elvetica le nutrono però anche nel nuoto. Tre anni fa, Nora Meister aveva infatti chiuso i 400 m stile libero col bronzo al collo. Leo McCrea, che con i suoi vent’anni è il più giovane della spedizione elvetica a Parigi, punta invece al podio nei 100 m rana dopo aver chiuso al 5° rango a Tokyo.

In palio, tra il 29 agosto e l’8 settembre ci saranno non meno di 539 medaglie, su un totale di 22 discipline. Nove quelle in cui la Svizzera sarà rappresenta da almeno un atleta, con due... new entry: il judo, grazie alla presenza della judoka glaronese Carmen Brussig e il canottaggio, con la ticinese (residente a Parigi) Claire Ghiringhelli.

La selezione svizzera
Badminton. Uomini: Luca Olgiati (Hottwil). Donne: Cynthia Mathez (Tramelan), Ilaria Renggli (Hottwil). Ciclismo. Uomini: Benjamin Früh (Gossau Zh), Fabian Recher (Spiez), Timothy Zemp (Kriens). Donne: Franziska Matile-Dörig (Appenzello), Flurina Rigling (Hedingen), Sandra Stöckli (Jona), Celine van Till (Ginevra). Dressage. Donne: Nicole Geiger (Zeinigen). Judo. Donne: Carmen Brussig (Netstal). Atletica. Uomini: Fabian Blum (Roggliswil), Beat Bösch (Grosswangen), Marcel Hug (Pfyn). Donne: Catherine Debrunner (Mettendorf), Patricia Eachus (Zurigo), Alexandra Helbling (Azmoos), Elena Kratter (Vorderthal), Licia Mussinelli (Derendingen), Abassia Rahmani (Wila), Manuela Schär (Altishofen). Canottaggio. Donne: Claire Ghiringhelli (Minusio). Nuoto. Uomini: Leo McCrea (Poole/Gb). Donne: Nora Meister (Lenzburg). Tiro. Donne: Nicole Häusler (Aarwangen). Tennis. Donne: Nalani Buob (Baar).

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