Questa sera è in programma l'ultimo atto dell'eptathlon, il duplice giro di pista, in cui la grigionese dovrà respingere l'attacco della forte Noor Vidts
La mattina di Annik Kälin è stata decisamente propizia: la 24enne ha risalito la classifica nell'eptathlon, piazzandosi così attualmente in terza posizione. Nel salto in lungo, una delle specialità predilette, ha raggiunto la misura di 6m59 – lontana 25 centimetri dal suo record nazionale, strappato alla nostra Irene Pusterla, ma sinonimo comunque di secondo miglior balzo di tutte le atlete in lizza. Il momentum è stato confermato nel giavellotto, in cui ha realizzato lo stagionale mandando l'attrezzo a 48m14 chiudendo sesta. Un sesto posto che ha permesso alla rossocrociata di racimolare 5'694 punti, issandosi sull'ultimo gradino del podio.
Nell'atto conclusivo, il duplice giro di pista, la grigionese sarà chiamata all'impresa onde respingere l'attacco di Noor Vidts e mettersi al collo il bronzo. La belga è infatti distante solo cinque punti e nell'ultima disciplina ha un personale migliore di Kälin. Un piazzamento nelle zone più nobili della classifica sarebbe comunque un eccellente risultato. A comandare l'eptathlon è la campionessa olimpica in carica Nafissatou Thiam, capace di precedere di quasi 100 punti Katarina Johnson-Thompson.
Ditaji Kambundji ha invece mancato l'accesso alla finale dei 100m a ostacoli: 14esimo tempo assoluto in 12"68, la 22enne non ha nascosto la sua delusione. «Ho commesso qualche piccolo errore qua e là. Nulla di grave, ma su questo palcoscenico non è ammissibile. Ho iniziato a rilento, perciò ho (subito) dovuto rincorrere le altre. L'intento era di essere pulita e aggressiva. Non è facile quando si perde terreno già in partenza». La vicecampionessa europea ha però ancora margini di miglioramento. «D'altronde questo è stato il mio esordio in una rassegna olimpica, rientra nel processo di crescita». La sorella minore di Mujinga ha confermato di essersi ripresa dai recenti disturbi alla coscia. «Ero fisicamente pronta, forse mi è mancata una gara veloce nell'ultima fase della preparazione. Le Olimpiadi sono comunque una bella fonte di motivazione», ha concluso la 22enne. Già eliminata pure la recordwoman, la nigeriana Tobi Amusan.
Nemmeno la staffetta 4x400m femminile ha raggiunto l'ultimo atto: Giulia Senn, Julia Niederberger, Annina Fahr e Yasmin Giger hanno chiuso in settima piazza la propria batteria, in 3'29"75, a circa due secondi dallo stagionale e quattro dal record nazionale. Il compito era decisamente arduo, equiparabile a un'impresa.