I magistrati francesi indagano dopo una denuncia presentata dagli organizzatori. Intanto anche il Vaticano prende posizione dopo le polemiche
La magistratura francese ha aperto un fascicolo dopo che, sabato, gli organizzatori della Cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici hanno presentato una denuncia per minacce di morte. Lo ha reso noto la Procura di Parigi. L’inchiesta è stata affidata alla Brigata anticrimine. Altre indagini erano già state aperte in seguito a denunce separate da parte del regista della cerimonia Thomas Jolly, della drag queen Nicky Doll e della Dj e militante femminista Barbara Butch.
L’altro ieri, intanto, anche il Vaticano aveva preso posizione, dopo le polemiche scatenate dalla Cerimonia d’apertura svoltasi di otto giorni prima, in cui gli organizzatori erano stati accusati di essersi rifatti all’Ultima Cena, cena considerata da molti un parodia offensiva dell’episodio narrato dai Vangeli (anche se il regista aveva subito negato: «Non mi sono ispirato all’Ultima Cena: era una festa con Dioniso, un rito pagano»). La Santa Sede si è detta «rattristata da alcune scene della cerimonia e non può che unirsi alle voci che si sono levate negli ultimi giorni che deplorano l’offesa fatta a tanti cristiani e credenti di altre religioni. In un evento prestigioso dove il mondo intero si riunisce attorno a valori comuni non si dovrebbero trovare allusioni che ridicolizzino le convinzioni religiose di molti persone". Per il Vaticano, la libertà di espressione trova il suo limite nel rispetto per gli altri.