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Lena e il futuro che le sorride. ‘Ho dimostrato di meritarmelo’

La momò non riesce a centrare l'accesso alla finale, ma a Parigi riesce comunque a brillare con tanto di record personale. ‘Mi sono goduta il momento’

È già tempo di cominciare a pensare a Los Angeles...
(Keystone)
28 luglio 2024
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Non ha neppure vent'anni Lena Bickel, infatti li compirà il 22 dicembre, ciò che fa di lei l'atleta più giovane di tutta la delegazione rossocrociata presente ai Giochi di Parigi. Eppure, a vederla in gara nella prima domenica olimpica, la ticinese brilla di luce intensa, stabilendo il suo miglior punteggio al termine di una mattinata che la momò non scorderà mai. Lo si capisce guardandola dopo la sue evoluzione al volteggio, il suo ultimo esercizio, quando il sorriso le illumina il volto. A quel punto, Lena sta impazzendo dall'emozione, dopo aver vissuto un anno davvero difficile, da quel giorno ai Mondiali di Anversa in cui si era garantita un posto alle Olimpiadi francesi. Sono stati mesi durissimi a causa dei guai fisici, tanto che sino alla fine dell'anno scorso praticamente è stata costretta a guardare gli altri lavorare. Poi, a gennaio, al momento di ricostruire la forma, s‘è presentato un nuovo problema. «La situazione non era mai al 100% buona – racconta Lena Bickel –. Ho dovuto trovare un equilibrio potermi allenare senza grossi fastidi». Tanto a dover arrivare ad annullare, per precauzione, la partecipazione ai Campionati Europei di Rimini all'inizio di maggio. E ora, nella gremita Arena di Bercy, Lena ha ottenuto un punteggio di 51,131: mai era arrivata tanto in alto, prima. «Ero molto, molto nervosa prima delle parallele, ma dopo l'uscita è passato tutto. Improvvisamente ero tranquilla, e mi sono goduta ogni momento».

Purtroppo, alla fine il primato di punti non è bastato per chiudere tra le prime 24 e arrivare così in finale, ma per lei già Il solo fatto di essere a Parigi è un grande successo. E la sua speranza è la sua buona risaluta dopo il periodaccio che ha vissuto prima dei Giochi possa servire da esempio alle ginnaste rossocrociate della futura generazione. «Spero che abbiano capito che è possibile farcela» dice Lena, augurandosi di non essere lei la sola ragazza a rappresentare la Svizzera anche ai prossimi Giochi, fra quattro anni, a Los Angeles. Lei che, del resto, da piccola si era lasciata ispirare da Ariella Käslin e Giulia Steingruber: è dopo averle viste all'opera che si era decisa a sua volta a lanciarsi nella ginnastica, e adesso che è arrivata alle Olimpiadi dall'esperienza ai Giochi potrà trarre grande fiducia nei propri mezzi. «Ho dimostrato a me stessa di meritare questo posto» aggiunge Lena Bickel, che rimarrà nella Ville Lumière fino al 5 agosto, prima di un po’ meritato riposo in Grecia. «Il mio primo obiettivo per il futuro – conclude – è di essere fisicamente al 100%, per potermi allenare a fondo durante i prossimi quattro anni».