Il mancino vallesano, unico elvetico in lizza nella scherma maschile, battuto d'entrata dal belga Loyola
È durata la miseria di sei minuti l'avventura olimpica di Alexis Bayard. Come era già capitato il giorno prima a Pauline Brunner, nella spada maschile individuale il mancino vallesano è infatti stato sconfitto d'entrata, allo stadio dei sedicesimi di finale, dal belga Neisser Loyola, che si è imposto 15-9. Dopo un inizio equilibrato, Bayard, testa di serie numero 15 del tabellone, ha concesso all'avversario (numero 18) cinque stoccate consecutive che gli hanno fatto perdere la giusta concentrazione. Per indole incline a colpire di contrattacco, il vallesano si è dunque ritrovato nella posizione di dover rincorrere l'avversario e dunque sotto pressione. Fuori fase, ha lasciato campo libero a Loyola, che ha poi contenuto senza grosse difficoltà gli ultimi assalti dell'avversario.
Il 28enne era l'unico elvetico in lizza a Parigi nella scherma declinata al maschile, dopo che la squadra rossocrociata aveva rocambolescamente mancato la qualificazione nella prova a squadre. Quanto a Bayard, la sua presenza ai Giochi era frutto di una wild card non utilizzata dalla Francia.
«Non ho potuto mostrare ciò di cui ero capace – si è rammaricato al termine del suo incontro Bayard –. Quando mi sono ritrovato in ritardo nel punteggio, non ho preso il tempo per lavorare sulle mie stoccate... Questa è una sconfitta che lascia un gusto amaro in bocca».