Come era già stato il caso nei 50 m, il ticinese si ferma in semifinale anche nei 200 delfino. Battuto a sorpresa Popovici nei 200 stile libero
Tre vasche nuotate molto bene e una quarta più complicata, che si rivela fatale per le speranze di Noè Ponti di centrare la finale dei 200 delfino. In 1'55"44 il ticinese ha concluso al sesto posto la sua semifinale e all'undicesimo complessivo, rimanendo lontano dal suo record svizzero di 1'54"20 che gli avrebbe tranquillamente permesso di accedere alla finale. Dopo aver vissuto la stessa sorte sui 50 m, a Ponti rimane solo una gara individuale per raggiungere l'obiettivo della finale, la sua preferita quella sui 100 m.
Tuttavia, il secondo smacco consecutivo non ha certo giovato all'autostima del 22.enne gambarognese... «Non so dire cosa non abbia funzionato – ha ammesso a fine gara –, forse c'è qualcosa che non va nella mia preparazione. Prima del via ero molto calmo, sono partito veloce come non mai, ma purtroppo negli ultimi cinquanta metri mi sono ritrovato con il motore vuoto. Ciò nonostante, credo di aver messo in acqua l'atteggiamento giusto. È un risultato che non fa piacere, ma occorre guardare avanti». Ed è proprio stata l'ultima vasca a fare la differenza: primo alla virata dei 50, come a quella dei 100 metri, Ponti era ancora terzo ai 150 metri. Poi, purtroppo, il sensibile calo nelle ultime bracciate.
A questo punto, rimangono i 100 metri, distanza nella quale ai Giochi olimpici di Tokyo aveva conquistato la medaglia di bronzo. Appuntamento a venerdì per le batterie e le semifinali.
E se Noè è deluso, ancora peggio deve sentirsi David Popovici (18 anni), campione in carica dei 200 stile libero e grande favorito per la riconferma. Al comando dopo 150 metri, il romeno si è letteralmente sciolto nell'ultima vasca, chiudendo a 0”48 dal gradino più basso del podio di una gara vinta dal ventenne britannico Matthew Richards (1’44”30), capace di precedere di 0”02 il connazionale Tom Dean. A togliere la medaglia a Popovici ci ha pensato il sudcoreano Sunwoo Hwang che ha nuotato la distanza in 1’44”42.
La regina dei 1500 non ha perso l'occasione di aggiungere un altro trofeo alla sua lunga collezione. Battuta dall'australiana Ariarne Titmus nei 400 stile libero, la 26.enne Katie Ledecky si è persa la rivincita, andando a conquistare la sua 20ª medaglia d'oro iridata, la 15ª a livello individuale e la 5ª sulla distanza. La statunitense con al collo anche sette medaglie d'oro olimpiche, si è imposta in 15’26”27, vale a dire il terzo miglior crono della storia (sono suoi i sedici migliori tempi...). Ha preceduto di 17”04 l'italiana Simona Quadarella.