Nella semifinale tutta svizzera i Lions si impongono in casa del Ginevra Servette con un tennistico 1-6
Pronti via ed è subito Zurigo. Al primo affondo dell’andata della seconda semifinale di Champions League arriva il ruggito degli Zsc Lions, che dopo nemmeno ottanta secondi di gioco trovano il vantaggio con Zehnder, al posto giusto nel momento giusto per ribadire in rete una respinta di Raanta su tiro di Lammikko. L’azione nasce da una ripartenza di Frödén, a cui va gran parte del merito della rete per la squadra di Marco Bayer. Sullo slancio, nei minuti che seguono lo Zurigo prova a incrementare il suo bottino, senza tuttavia riuscire nei suoi intenti. Sull’altro fronte, la prima grossa insidia per la porta difesa da Hrubec la porta Chanton al 6’45", col portiere ceco che però ha la meglio. I Lions rispondono con Roher che si presenta a tu per tu con Raanta, ma il suo tentativo di conclusione viene frustrato all’ultimo dal recupero di Berni. Al 9’22“ Granlund, raccogliendo un disco rimpallato da Weber davanti a Hrubec, dà l’illusione ai padroni di casa di aver ricucito lo strappo iniziale, ma l’azione che porta al gol è viziata dal fuorigioco proprio dello svedese dei granata, per cui dopo aver visionato le immagini video, il punto viene annullato. Poi arriva la seconda zampata dei Lions, stavolta a firma di Baechler. A quel punto il Ginevra alza la voce, ma la reazione degli uomini di casa si stempera sul palo, quello colpito da Le Coultre con una bordata al 14’56”. Subito dopo le Aquile hanno pure l’opportunità di giostrare con l’uomo in più, ma anche quella si chiude con un nulla di fatto. E così alla prima pausa si va con gli ospiti in doppio vantaggio.
Già delicata, la situazione per il Ginevra Servette si fa ancora più complicata quando in avvio di secondo tempo Lehtonen da posizione impossibile tira sul portiere, col puck che dopo aver fatto da sponda sul suo corpo, va a finire in fondo al sacco: 0-3. L'occasione per riaprire la partita capita sul bastone di Loosli al 25'20", ma la sua conclusione a salire da due passi va a infrangersi sulla traversa, così come i sogni granata di riaprire il match. E quando Praplan si fa spedire sulla panca dei penalizzati, lo Zurigo cala il poker con una spettacolare azione tutta di prima finalizzata da Balcers. Il lettone, in situazione di penalità differita contro i padroni di casa, trova poi anche la doppietta personale per il punto dello 0-5, regalando a Mayer, subentrato a Raanta dopo il quarto punto ospite, il suo primo dispiacere della serata. Una penalità di Bertagga costa poi ai padroni di casa la sesta capitolazione, firmata da Grant, in un secondo tempo a senso unico.
Con l’esito finale di questo primo round ormai ipotecato dopo due terzi di gioco, gli ultimi venti minuti servono unicamente a regalare ai padroni di casa il punto della bandiera con il 19enne Schneller. E quello è anche l’ultimo gol di una serata che si chiude con il punteggio di 1-6.
Ginevra Servette - Zsc Lions (0-2 0-4 1-0) 1-6
Reti: 1’18“ Zehnder (Lammikko, Frödén) 0-1. 10’42” Baechler (Kärki) 0-2. 21’15“ Lehtonen (autorete Raanta) 0-3. 27’45” Balcers (Malgin, Andrighetto/esp. Praplan) 0-4. 30’30“ Balcers (Grant/pen. diff. contro il Ginevra Servette) 0-5. 35’04” Grant (Balcers, Andrighetto/esp. Bertaggia) 0-6. 48’25" Scheller (Bertaggia, Jacquemet) 1-6.
Arbitri: Schrader (Ger), Jeřábek (Cec); Urfer, Stalder.
Note: 3’781 spettatori. Penalità: 7 x 2’ più 1 x 5’ e p.p. (35’14“ Miranda) contro il Ginevra Servette; 3 x 2’ contro gli Zsc Lions. Al 9’22“ gol annullato a Granlund (fuorigioco). Pali: 14’56” Le Coultre, 25’20” Loosli (traversa), 55’29" Malgin.