Marc Gianola: ‘Lo Straubing è stato sensazionale, ma la vittoria del Friborgo è un'altra dimostrazione di quanto la Svizzera sia competitiva’
Quella della Coppa Spengler è indubbiamente una storia di successo. Lo dimostrano le undici partite giocate quest’anno davanti a uno stadio pronto a esplodere, tanto era la richiesta di biglietti. Quei tutto esaurito, però, non sorprendono certo Marc Gianola, il presidente del comitato organizzatore di un torneo natalizio grigionese che nelle sue ultime tre edizioni è sempre stato vinto da squadre svizzere, e cioè Ambrì Piotta, Davos e Friborgo. «Questo dimostra quanto sia competitivo il nostro hockey – spiega Gianola –. Senza contare che nella scorsa stagione il Ginevra Servette ha conquistato la Champions League, mentre la Nazionale è arrivata in finale ai Campionati del mondo di Praga. Trent’anni fa, qualcosa del genere sarebbe stato impensabile. Questo dimostra quali progressi siano stati compiuti nel frattempo. Io cito sempre quale esempio il sonoro 10-1 contro la Finlandia in una sfida che venne giocata nel dicembre del 1995: al giorno d’oggi, già una sconfitta per 2-1 in una partita dell’Euro Hockey Tour sarebbe considerata come deludente».
Cosa ti ha colpito maggiormente nell’edizione di quest’anno? «Indubbiamente l’avventura dei tedeschi dello Straubing, che è stata sensazionale: quando arrivi alla Spengler e perdi le prime partite ma poi riesci a eliminare le squadre favorite e arrivi sino in finale è qualcosa di grandioso».
A proposito di favoriti: il Team Canada è confrontato con una bella sfida, siccome in Svizzera ci sono sempre meno giocatori con il passaporto su cui è raffigurata l’emblematica Foglia d’Acero. «Anche noi avevamo l’impressione che ciò potesse costituire un problema, invece hanno saputo cavarsela senza dover per forza appoggiarsi a giocatori che militano in Europa. Anche se il trend dovesse continuare, non credo che la presenza del Team Canada alla Spengler possa essere in pericolo: quarant’anni di storia non si cancellano tanto facilmente».
Si possono già fare delle anticipazioni riguardo al cast della novantasettesima edizione? «Ovviamente, in qualità di campione in carica il Gottéron riceverà un invito per l’anno prossimo, tuttavia ci aveva già avvertiti che a Friborgo saranno parecchio impegnati con l’organizzazione dei Mondiali 2026. Oltre ovviamente a Team Canada, al Davos e a una seconda squadra svizzera ne avremo sicuramente una finlandese e un’altra della Repubblica Ceca: ci sono moltissimi candidati».
Rivedremo mai qualche squadra svedese? «Il punto è che dobbiamo riuscire a raggiungere un accordo con la Lega svedese. Sono state avviate delle discussioni ma per il momento la situazione non è ancora stata chiarita».