Altra gara di spessore del ticinese, che a Budapest si ripete dopo l'oro nei 50 delfino, staccando l'austriaco Reitshammer e il brasiliano Pumputis
Dopo la straordinaria impresa di mercoledì, nel venerdì magiaro Noè Ponti torna in acqua per puntare al podio anche nei 100 misti, dove si era qualificato la vigilia con il tempo di 51”67, garantendosi così nuovamente il ruolo di grande favorito in finale. Dove il ventitreenne gambarognese si lancia in acqua in corsia 4, in mezzo ai due austriaci Reitshammer e Gigler, e il ticinese ai venticinque metri tocca per secondo, recuperando poi nella seconda vasca, e dopo aver stavolta effettuato una ottima frazione a rana, stacca tutti con un'irresistibile progressione, andando a chiudere con il tempo di 50”33', lasciandosi alle spalle il citato Reitshammer e il brasiliano Pumputis, staccati di un'ottantina di centesimi. Un'altra, grandissima impresa per il verbanese, che per la seconda volta in pochi giorni si laurea campione del mondo. «Non male, vero? – scherza Noè ai microfoni della diretta tv –. Essere il favorito è stato duro, soprattutto sul piano mentale. Ho cercato di restare il più calmo possibile tra una gara e l'altra, e credo che il fatto di non aver avuto moltissimo tempo per ragionare mi è stato d'aiuto. È stata una settimana fantastica, anche se mi resta ancora una gara (i 100 delfino, ndr), e voglio ringraziare la mia famiglia, tutti gli svizzeri che sono qui a Budapest e naturalmente i miei fan, che ringrazio per avermi sostenuto».
Noè che, tra l'altro, una ventina di minuti prima s'era qualificato con agio alla finale dei 100 delfino, fermando i cronometri sul 48”89 che è il tempo migliore delle due batterie. In altre parole, il ticinese arriva alla gara che assegnerà le medaglie con il miglior crono, davanti a quello del francese Maxime Grousset.