Domani a Friborgo scatta la tappa rossocrociata dell’Euro Tour, dove la Nazionale affronta prima la Svezia e poi Repubblica Ceca e Finlandia
Sette vittorie nell'Euro tour, ventitré sconfitte. È questo il bilancio della Nazionale nei dieci tornei del circuito internazionale a cui la Svizzera partecipa ormai dal 2022, quando la Russia venne messa al bando dalla Federazione internazionale dopo l’invasione dell’Ucraina. Tuttavia, nelle otto volte in cui i rossocrociati hanno affrontato su suolo elvetico le rappresentative di Svezia, Finlandia e Repubblica Ceca, gli uomini di Patrick Fischer non sono mai riusciti a vincere, uscendo sempre sconfitti, pur se tre volte soltanto dopo i supplementari e una ai tiri di rigore.
Insomma, da domani sera a domenica pomeriggio, sul ghiaccio della Bcf Arena di Friborgo che ospiterà l’edizione 2024 degli Swiss Ice Hockey Games – e che fra due anni sarà una delle due piste su cui si giocheranno i Mondiali di casa nostra –, la missione è chiara per la selezione di ‘Fischi’. Lo sa bene il coach rossocrociato, che per l’occasione ha deciso di fare affidamento su una selezione piuttosto esperta, con una dozzina di reduci dell’ultimo Campionato del mondo, a Praga, concluso con la sconfitta in finale contro i padroni di casa, in cui tra i cosiddetti ‘big’, oltre naturalmente ai giocatori Nhl, spiccano soltanto le assenze di Tristan Scherwey e Gaëtan Haas, entrambi costretti a fare i conti con una commozione cerebrale, e Romain Loeffel, assente per non meglio precisati ragioni personali. Oltre a riuscire infine a vincere davanti ai tifosi rossocrociati, però, Fischer e lo staff tecnico devono cominciare a costruire il gruppo che scenderà in pista ai Mondiali casalinghi del 2026. Ecco, quindi, perché tra i convocati c’è anche il ventunenne Attilio Biasca, oppure perché invece di puntare su un Genoni comunque reduce da infortunio, ma soprattutto Berra (visto che si gioca a Friborgo), lo staff tecnico stavolta ha deciso di puntare su giovani come Charlin e Waeber. «A livello di portieri la situazione è buona, molto migliore di quanto non fosse tre o quattro anni fa», dice Patrick Fischer. Che, dopo l’exploit dello scorso mese di maggio in Repubblica Ceca, naturalmente ora può lavorare con maggiore serenità. «La medaglia d’argento di Praga ha portato serenità nell’ambiente – aggiunge il 49enne tecnico di Zugo –. Adesso possiamo concentrarci sulle cose davvero importanti, imparando a vincere un maggior numero di partite anche negli appuntamenti dell’Euro Tour, dove è estremamente importante fare risultato». Ciò che ‘Fischi’ è convinto che la sua Svizzera possa fare sia domani contro la Svezia, sia sabato contro i campioni mondiali della Cechia, sia domenica contro la Finlandia. «Abbiamo il potenziale per vincere tutte e tre le partite», conclude Fischer.