Dopo la sconfitta all'overtime la sera prima nel Giura, il Lugano va alla deriva con il Friborgo. La domanda, a questo punto, è una sola: cosa succederà?
È un sabato nerissimo, e non è certo il primo, alla Cornèr Arena. Dove la partita con il Friborgo inizia con la Curva che rimane vuota per i primi dieci abbondanti minuti, in cui campeggiano un paio di striscioni appesi, mentre l’ambiente in pista è ovattato. Anche se dopo il palo di Fazzini, al 4’40’’, dalle tribune parte spontaneo un coro. Un minuto dopo, tuttavia, lo slovacco Huska, preferito per l’occasione a Schlegel, la combina davvero grossa, mancando la parata col guantone, e spalancando così la porta a Etter per il più facile dei gol. E non è tutto: passano trenta secondi esatti e il Friborgo addirittura raddoppia, con una conclusione di Bertschy deviata da qualcuno a due passi dalla gabbia, con il portiere bianconero che nell’occasione non può farci nulla. Insomma, dopo nemmeno sei minuti il Lugano è già sotto 2-0. Fortuna che all’11’12’’, l’insistenza di Verboon regala il primo goal agli uomini di Gianinazzi, nel mentre in cui la Curva si ripopola, e la partita si riaccende. Con le due squadre che pattinano e lavorano molto, in un primo tempo tutto sommato equilibrato, con i bianconeri che lottano su ogni disco. Pure troppo, a volte, come al 17’37’’, quando Cormier finisce per sgambettare Gunderson dietro la porta di Berra. E in quei due minuti, neppure in una vera situazione di powerplay, l’ex biancoblù Lilja si ritrova il puck in pieno slot e batte Huska per il 3-1 al 18’30’’, di un primo tempo che si chiude tra i fischi.
Il secondo tempo, invece, si apre con una (relativa) sorpresa: fuori Huska, scelta sorprendente però soltanto per il timing, visto che nel primo tempo lo slovacco non aveva certo destato una grande impressione, dentro Schlegel. Che al 3’40’’ corre subito il primo pericolo, quando Joly si fa buttar fuori per un aggancio, e un minuto e mezzo dopo arriva anche il 4-1, con De la Rose che infila il puck sul primo palo. Ma non finisce lì: al 27’39’’, tra i fischi dei cinquemila della Cornèr Arena, i bianconeri incassano anche il quinto gol, a firma Bertschy. Gianinazzi chiama il timeout, ma a quel punto, sul 5-1, l’impressione è che i buoi siano ormai fuggiti dalla stalla. Anche se una reazione c’è, e passa anche attraverso i cazzotti di Carr, che cerca di farsi giustizia da solo dopo una carica alla balaustra di Seiler su Joly, ma il risultato è che il bianconero si becca un 2+2’, il friborghese invece una penalità semplice, così per la terza volta il Lugano si ritrova in inferiorità numerica, per la prima volta senza incassare. Magra consolazione, in una serata che ha tutta l’impressione di aver detto tutto quel (poco) che c’era ancora da dire.
Anche per i bookmaker, infatti nella pausa tra il secondo e il terzo tempo sul maxischermo della Cornèr Arena scorrono le quote delle scommesse su Sporttip, dove la vittoria del Lugano al sessantesimo viene data 100 a 1. Anche se al 46'18‘’ Verboon, ancora lui, poco dopo il rientro in pista del penalizzato Walser, trova il modo di addolcire la pillola, segnando il 5-2, prima del 5-3 di Fazzini a quattro minuti dalla fine. Ma è una magra consolazione. E mentre scorrono i titoli di coda, la domanda che tutti si fanno in pista è una sola: adesso cosa succederà? Magari fra qualche ora avremo già una prima risposta.
Lugano - Friborgo (1-3 0-2 2-0) 3-5
Reti: 5'26‘’ Etter 0-1. 5'56‘’ Schmid (Bertschy, Vey) 0-2. 11'12‘’ Verboon (Aleksi Peltonen, Cormier) 1-2. 18'30‘’ Lilja (Vey, Wallmark/esp. Cormier) 1-3. 25'28‘’ De la Rose (Vey/esp. Joly) 1-4. 27'39‘’ Bertschy (Streule, Schmid) 1-5. 46'18‘’ Verboon (Arcobello) 2-5. 56'08‘’ Fazzini (Schultz, Carr/esp. Bertschy) 3-5.
Lugano: Huska; Peltonen, Schultz; Dahlström, Aebischer; Alatalo, Hausheer; Zanetti, Marco Müller, Canonica; Joly, Thürkauf, Reichle; Carr, Arcobello, Fazzini; Aleksi Peltonen, Verboon, Cormier.
Friborgo: Berra; Borgman, Diaz; Jecker, Gunderson; Streule, Sutter; Seiler; Nicolet, Wallmark, Lilja; Marchon, De la Rose, Sprunger; Schmid, Vey, Bertschy; Gerber, Walser, Dorthe; Etter.
Arbitri: Stricker, Kaukokari (Fin); Stalder, Urfer.
Note: 5'045 spettatori. Penalità: 4 x 2‘ contro il Lugano; 3 x 2’ contro il Friborgo. Tiri in porta: 32-21 (4-8, 10-11, 18-2). Lugano privo di Van Pottelberghe, Morini, Mirco Müller, Guerra (infortunati), Sekac, Zohorna e Nyffeler (in soprannumero); Friborgo senza Sörensen, Dufner, Rathgeb (infortunati) e Mottet (in soprannumero). Al 4'40‘’ palo di Fazzini. Lugano senza portiere dal 57'39‘’ al 59'55‘’ Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Matthew Verboon e Christophe Bertschy.