A Kloten l'Ambrì festeggia un terzo successo di fila nella prova generale del derby, con Curran e Juvonen che si candidano per il posto da titolari
Quando gli sfugge il puck tra i gambali, a undici minuti e mezzo dalla fine, Sandro Zurkirchen alza istintivamente gli occhi al cielo, perché il portiere svittese del Kloten sa bene che quel tiro l’avrebbe potuto parare. Ciò che invece non sa, è che sarà proprio quella conclusione partita dal bastone di Kodie Curran a decidere la serata alla Swiss Arena, con la quarta sconfitta nelle ultime cinque uscite per degli Aviatori che stanno perdendo quota dopo un sensazionale avvio di stagione. Nello stesso istante, tra mille sorrisi i giocatori dell’Ambrì si fiondano addosso al trentaquattrenne difensore dell’Alberta, arrivato in Leventina con un contratto a termine – in attesa, naturalmente, di sapere cosa capiterà sul conto di Dominik Kubalik – ma che non manca occasione per marcare punti, prima soltanto metaforicamente e stavolta addirittura sotto forma di reti, festeggiando il suo primo (pesantissimo) gol da quand’è sbarcato. In una serata in cui tra i moltissimi protagonisti in positivo c’è indubbiamente anche il rientrante Janne Juvonen, autore di un paio di interventi provvidenziali sul serio, in un terzo periodo in cui il Kloten va alcune volte vicino al gol, prima con i tentativi di Morley e Dario Meyer, e poi nell’epilogo di un’evitabile penalità sul conto di Heed a cinque minuti dalla sirena conclusiva. Una titolarizzazione, quella del finlandese, che naturalmente ha avuto l’effetto di spedire in tribuna sia Ang, sia Lilja, e a giudicare dal risultato Luca Cereda potrebbe essere più che tentato di riproporre la medesima esperienza domani sera, in occasione di un primo derby stagionale a cui l’Ambrì arriva confortato oltre che dal terzo successo filato in poco più di una settimana, anche dall’efficacia di un lavoro d’interdizione che per lunghi tratti del confronto ha fatto ammattire gli uomini di Lauri Marjamäki, costretti a doversi spremere anche soltanto per uscire in maniera pulita dal proprio terzo.
Nella sera del rientro di Diego Kostner, rimasto lontano dal ghiaccio all’incirca un mese a causa del problema al ginocchio, l’Ambrì è riuscito a proporre cose interessanti con tutte e quattro le linee, con menzione particolare per quella di Zwerger, Landry e Kubalik, che è stata la più propositiva quanto a conclusioni, anche per i ben sette tentativi dell’attaccante ceco, il quale non è tuttavia riuscito a rinverdire i fasti dell’ultima partita, con le due reti segnate al Servette, nonostante un paio di occasioni grosse come una casa. Quello della finalizzazione delle opportunità da rete è stato in fondo l’unico neo nella trasferta in terra zurighese (appena due reti con trentasette tiri in porta), con Pestoni e compagni che nel finale hanno sbagliato a tre riprese l’appuntamento con la porta vuota, anche se nel caso del clamoroso palo centrato dal ticinese con un lancio da quasi sessanta metri, più che d’imperizia bisogna parlare di autentica sfiga... «Abbiamo iniziato davvero bene la partita – spiega Luca Cereda ai microfoni della Rsi –, poi però nel periodo centrale la squadra mi è piaciuta meno, perché nonostante abbiamo avuto comunque delle occasioni siamo diventati meno decisi, e il Kloten ha ripreso il ‘momentum’ dopo l’1-1 in powerplay. I ragazzi sono però stati bravi, giocando nel modo giusto il terzo periodo, portando a casa il successo in una partita complicata dal fatto che non siamo riusciti a mettere tra noi e l’avversario una certa differenza a livello di reti». C.S.