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Il Lugano e il processo di crescita: ‘Un posto fra i primi sei’

Anche alla Cornèr Arena è tutto pronto per l'inizio della nuova stagione. Senza però Calvin Thürkauf: ‘Piccola operazione, ma settimana prossima ci sarà’

Niklas Schlegel e Luca Fazzini posano con le nuove maglie ufficiali
(Ti-Press/Gianinazzi)
10 settembre 2024
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Anche a Lugano tutto è pronto per la nuova stagione, che si aprirà martedì 17 in quel di Zugo. Dove, però, non ci sarà capitan Calvin Thürkauf: «Si è dovuto sottoporre a un piccolo intervento chirurgico, ma non preoccupatevi, non è nulla di grave» spiega Luca Righetti, l'addetto stampa del club bianconero in apertura della conferenza stampa di presentazione. «Non sarà della partita martedì a Zugo, ma in ogni caso – ricorda Righetti – quella partita non avrebbe potuto giocarla, a causa della squalifica in gara 7 dell'ultima serie playoff con il Friborgo (per un cosiddetto slew footing ai danni di Chris DiDomenico, ndr). Sarà comunque regolarmente sul ghiaccio due giorni dopo, alla Cornèr Arena». Per il cosiddetto ‘season opener’ casalingo, contro il Davos, partita in cui si terrà tra l'altro una raccolta fondi per la Val Bavona e la Val Lavizzara, duramente colpite dall'alluvione.

Quel match sarà soltanto l'inizio di un nuovo percorso per un Lugano il cui obiettivo è quello di continuare il processo di crescita iniziato nella scorsa stagione. «Concretamente – spiega il direttore sportivo bianconero, Hnat Domenichelli – significa che puntiamo a chiudere la regular season tra le migliori sei del campionato, per poi realizzare il miglior percorso sportivo nei playoff».

Una crescita, tra l'altro, che ha già portato a risultati anche in altri ambiti, non soltanto sul piano sportivo. «Oggi posso dire di essere un po' più rilassato rispetto alla medesima conferenza stampa di un anno fa – spiega il Ceo dell'Hc Lugano, Marco Werder –. Infatti la nostra società è riuscita a rimborsare il prestito di 4,8 milioni di franchi concesso dalla Confederazione (i cosiddetti crediti Covid, ndr), e questo ha una grande vantaggio per noi, perché non ci costringerà a dover ridurre il budget sportivo del 20%, garantendoci così di lavorare con le cifre degli scorsi anni, ciò che ci permette di mantenere un livello importante, che è di buon auspicio per il futuro». Ma quello non è l'unico aspetto positivo a fine estate, pensando che la campagna tessere «ci ha permesso già adesso di superare quota quattromila abbonati, ovvero il risultato che avevamo l’anno scorso a fine stagione – aggiunge Werder –. Senza contare che ci sono oltre 130 aziende che ruotano attorno al nostro club, di cui ben venti si sono aggiunte soltanto in questa stagione».