L'entusiamo di Jung dopo il largo successo sulla Danimarca e le impressioni di Josi: ‘Abbiamo giocato in modo veloce, pulito e diretto’
È fatta. Il sonoro 8-0 rifilato alla Danimarca lo certifica: il Mondiale della Svizzera continuerà almeno fino ai quarti di finale. «È stata una bella partita, non si può dire altro dopo otto reti segnate – è il commento a caldo di Sven Jung dopo il largo successo –. Per gran parte della partita siamo stati nel nostro terzo offensivo. Anche la Danimarca, a ogni buon conto, ha avuto le sue buone occasioni per segnare. Ma, sul piano difensivo, siamo stati solidi. Abbiamo meritato questo largo successo». A convincere, ancora una volta, è anche stato il gioco con l'uomo in più della Svizzera. «Sì, nelle situazioni di superiorità ci siamo mossi bene, dimostrando un ottimo gioco di squadra, e abbiamo anche trovato una rete (la terza, firmata da Fiala, ndr): un gol che ci ha dato ancora più energia e fiducia». Energia e fiducia che serviranno eccome per affrontare il Canada domenica... «Sarebbe magnifico allungare la nostra striscia di successi battendo i canadesi, ma siamo perfettamente consapevoli che domani ci troveremo al cospetto di tutto un altro avversario rispetto a quello odierno. A ogni modo non vediamo l'ora di giocare questa partita. Adesso però andiamo in albergo a mangiare e recuperare le energie. Insomma, come per ogni partita, ci prepareremo nel migliore dei modi».
Autore del momentaneo 0-5, Sven Senteler si gode questa vittoria: «La nostra è stata una prestazione d'assieme notevole. Tutti abbiamo giocato seguendo il nostro ‘gameplan’. Siamo stati veloci e siamo riusciti a tenere alta la pressione sull'avversario. La Danimarca non è una squadra debole, ma noi siamo riusciti a contenerla senza fare alcuna concessione al nostro avversario». Come ‘leggere’ questo largo successo alla vigilia del big-match contro il Canada? «Sicuramente è un toccasana, ottimo per il morale. Fisicamente e mentalmente ci sentiamo bene e pronti per il prossimo match, pur sapendo che sarà tutta un'altra storia: l'intensità, di certo, sarà maggiore».
Autore di un gol e un assist (entrambi nel primo tempo) che hanno spianato la strada verso questo successo in carrozza sulla Danimarca, Roman Josi si sofferma sui contenuti tecnici della partita: «Nel primo periodo l'equilibrio era maggiore, con occasioni da una parte e dall'altra. Noi, però, siamo stati bravi a sfruttarle, queste opportunità, segnando due gol. Nei secondi venti minuti abbiamo aumentato il nostro ritmo, giocando in modo più pulito, veloce e diretto. E questo ci ha permesso di mettere ancora più pressione sui danesi. I nostri gol? Sono stati tutti molto belli». Con questi altri due punti messi nel carniere personale, il numero 90 dei rossocrociati si issa provvisoriamente al comando della classifica dei migliori realizzatori del torneo: «Cerco sempre di dare il mio meglio per aiutare la squadra. Perché si vince come gruppo: questo è un aspetto molto importante per me. Personalmente posso ritenermi fortunato di poter giocare in grandi squadre, sia a Nashville, sia qui, con la Svizzera, che a Praga ha un roster davvero forte. Questo mi facilita non poco il compito. In fondo, tutto è ‘squadra’: si cresce assieme, e assieme si raggiunge qualcosa. Fantastico è pure il seguito che abbiamo a questo Mondiale: ci sono tantissimi tifosi della Nazionale a Praga, ed è davvero bello pensare che in parecchi abbiano deciso di intraprendere la trasferta per venire a sostenerci. Non è affatto una cosa scontata e, anzi, ti fa venire la pelle d'oca. Abbiamo sempre avuto un grande sostegno da parte dei nostri tifosi. In generale, ogni volta che siamo scesi sul ghiaccio c'erano molte bandiere rossocrociate che sventolavano. Oggi, contro i danesi, era ancora più incredibile l'ambiente che si respirava alla O2 Arena. In Nhl l'ambiente è più ‘ovattato’, qui, invece, i nostri fan cantano e si fanno sentire, creando un ambiente straordinario».
Archiviata la pratica Danimarca, però, c‘è un ostacolo ben più impegnativo da affrontare: il Canada... «Sicuramente avranno studiato il nostro sistema di gioco al video. Anche noi, a ogni buon conto, sappiamo chi ci troveremo di fronte. Di certo sarà un match molto fisico. Non potremo più beneficiare di così tanto spazio per la nostra manovra, e tutto sarà più veloce. Dovremo essere bravi a sfruttare ogni singola opportunità che ci si presenterà. Non ci sono giocatori di stanza a Nashville, ma ne conosco comunque parecchi altri per averli incontrati sulle piste di Nhl. E c’è Tavares, con cui ho giocato a Berna durante il lockout 2012/13. Sia quel che sia, quando la partita sarà iniziata, sull'altro fronte non ci saranno più amici, ma solo avversari.