Nel settimo e decisivo atto della National League (in programma domani sera) statistiche e pronostici lasceranno spazio a cuore, polmoni e carattere
“Mi spiace, ma questa serie verrà decisa solo a gara 7” e quelle che apparivano come speranze illusorie hanno lentamente assunto i connotati di profezia. Già, perché Damien Riat e compagni hanno mantenuto fede alla loro parola: l’epilogo del massimo campionato rossocrociato verrà sancito nella Finalissima. Una lotta fino all’ultimo colpo, entusiasmante, intensa, spettacolare. Ora, però, non conta più alcuna logica. Le statistiche, i numeri e la posizione in classifica nella regular season lasciano spazio a cuore, polmoni e carattere. Il capitolo risolutivo di Zurigo-Losanna (domani sera dalle 20 sul ghiaccio della Swiss Lifa Arena) non è consigliato a persone cardiopatiche o facilmente preda dell'ansia. I due allenatori sono chiamati a toccare corde agonistiche, ma soprattutto emotive, così da permettere a giocatori e staff di sprigionare quell’energia positiva capace di ‘smantellare’ letteralmente – o quasi – le montagne. Di graffiare nell'orgoglio la compagine nemica. I Leoni della Limmat erano assoluti favoriti grazie ai risultati ottenuti nei quarti e in semifinale, eppure i romandi hanno preso il ruolo di underdog a mo’ di motivazione rispondendo a ogni vittoria casalinga dello Zsc fra le mura amiche della loro Vaudoise Arena.
La Finalissima sarà una questione di piccolezze. Una massima banale, ma quanto mai vera. Nessuno è sostenuto dai favori dei pronostici, le squadre hanno confermato in più occasioni di essere alla pari; se c’è qualcosa che depone a favore dello Zurigo è il fattore casa, finora sempre decisivo. Uno sguardo a ritroso mostra tuttavia che questa rappresenta l’eccezione, piuttosto che la regola. Delle otto finali (disputate nel formato best-of-7), quattro volte si è imposta la squadra di casa e altrettante quella ospite. Una costellazione simile a quella di quest’anno, in cui tutte le partite hanno premiato il ghiaccio amico, si è verificata in una sola occasione. Il Davos, nella cornice dell'allora Vaillant Arena, aveva fatto sua una combattutissima gara 7 grazie a Robin Leblanc. Questo dovrebbe quindi far sorridere i Leoni della Limmat, che potrebbero mettere fine a un’astinenza di sei anni laureandosi di nuovo campioni svizzeri e, per di più, per la prima volta nella loro nuova arena. Un'altra statistica che depone a favore di Malgin e compagni è che la perdente di gara 6 ha celebrato il successo in ben cinque occasioni. Nel settimo e decisivo atto meglio comunque non ricordare allo Zurigo la finale del 2022, in cui si fece clamorosamente rimontare dal 3-0 mancando così il titolo... La pressione dunque è parecchia. “È fantastico giocare una settima partita in casa”, ha commentato Chris Baltisberger senza rimuginare sul mancato titolo.
In fin dei conti, però, la verità non sta nei numeri. Il Losanna si è battuto alla pari (per lunghi tratti) nelle prime tre partite a Zurigo, ma ha pagato a caro prezzo brevi cali di concentrazione. Dal suo arrivo sulle rive del Lemano alla fine del 2022, Geoff Ward è stato scelto all'unanimità da giocatori e staff. Tutti lodano le sue numerose qualità. E quando un allenatore ha tutto lo spogliatoio alle spalle è possibile raggiungere traguardi straordinari. “La cosa più importante è vivere il momento e trarne il massimo giocando liberamente; se inizi a pensare troppo in certe situazioni, questo è il modo migliore per mettersi in pericolo. Bisogna avere fiducia e ricordarsi di controllare ciò che si può”, ha evidenziato proprio il coach dei romandi. Le sue parole trasudano fiducia e umiltà: “Come allenatori cerchiamo di motivare il più possibile i nostri giocatori, mettendoli in un ambiente favorevole. Penso che siano pronti a superare questo muro e lo hanno dimostrato nell'ultimo anno e mezzo e, ancora di più, in questa stagione”. E mentre tutti sottolineano l'importanza di questa partita, Ward allontana ogni distrazione facendo in modo che nulla disturbi la propria routine. Il nome sulla coppa rimane incerto. O ci sarà una serata libera a Zurigo e il decimo titolo di campione. Oppure il Losanna porterà a casa questo trofeo per la prima volta nella storia del club.