I bianconeri sono costretti a vincere per prolungare la serie dei quarti di finale con il Friborgo. Wolf: ‘Dobbiamo essere più attivi’
Lugano – Con quale spirito il Lugano affronterà gara 6 domani sera? Le batterie sono già scariche oppure c’è ancora una riserva d’energia pronta a essere scaricata sulla pista della Cornèr Arena? I numeri non mentono: i bianconeri non possono più permettersi nessun passo falso. Per passare il turno ci vogliono due vittorie, partendo anzitutto da martedì, in una pista che sarà verosimilmente stracolma di tifosi, pronti a trascinare la propria squadra a un’altra impresa, rimandando la decisione a giovedì per l’eventuale gara 7 in terra burgunda. Ma andiamo con ordine, prima c’è da battere per la terza volta il Gottéron. Un avversario, senza dubbio molto forte e sulla carta anche favorito e che vorrà assolutamente chiudere la pratica a Lugano. Chiaramente con la vittoria di domenica sera gli uomini di Dubé hanno ritrovato qualche certezza, ma il divario tra le due squadre è assai sottile, i due overtime disputati, seguiti dalla vittoria con il minimo degli scarti ne sono la lampante dimostrazione.
In gara 5 il Lugano è piaciuto difensivamente, fatte salve qualche sbavatura e incertezza palesate soprattutto nell’uscita dal proprio terzo. Tra i più positivi e carichi Bernd Wolf, impiegato per 15 minuti da Luca Gianinazzi, ma che a fine stagione lascerà le rive del Ceresio per accasarsi a Kloten. Questa è però musica del futuro, intanto il numero 32 si dimostra ottimista e pronto per una nuova sfida. «Peccato per la sconfitta di domenica con un risultato strettissimo – osserva il ventisettenne nativo di Vienna –. Dobbiamo essere più attivi nel gioco, costringendo il Friborgo a commettere più errori. Lo sappiamo, è una squadra in fiducia e solida, che talvolta ci ha messo in difficoltà, ma domani si volta subito pagina e la affrontiamo nuovamente partendo dallo zero a zero. Sappiamo di non avere molto margine di manovra, serve una vittoria. Da parte loro faranno il possibile per chiudere subito i conti, non avranno nessuna voglia di affrontarci nuovamente nella bella. Sono positivo, andiamo in pista per giocarcela fino in fondo, senza paura, senza pensare troppo lontano, concentrandoci su noi stessi. Dobbiamo fare molta attenzione a evitare che ci vengano fischiate troppe penalità, da un powerplay per il Friborgo è arrivata la rete decisiva. Dobbiamo anche trovare una soluzione per ovviare al loro forecheck molto alto, lo abbiamo sofferto. Dovessimo anche andare in svantaggio, sapendo poi che la loro autostima aumenterà, il nostro compito sarebbe di continuare a giocare e crederci fino all’ultimo secondo».
Nel secondo periodo a Friborgo, tra passaggi sbagliati e difficoltà nell’uscita dal terzo difensivo, sono riemerse quelle incertezze viste nelle prime due partite. «Sì è vero, dobbiamo sorprenderli, cercando di velocizzare le nostre azioni, cosicché il Friborgo non potrà attuare il suo gioco, anche se so che non è facile riuscirci. Ma durante il campionato, in situazioni di emergenza anche più difficili, ci siamo riusciti e abbiamo dimostrato di saper offrire un gioco veloce e produttivo, penso che lo potremo assolutamente mettere in pratica anche stavolta. L’importante è crederci, ma il morale è alto e siamo tutti convinti di potercela giocare fino in fondo».
Wolf sta vivendo un’ottima stagione, sicuramente la migliore delle quattro disputate da quando veste la maglia bianconera. Quest’anno ha già disputato 53 partite, con all’attivo 14 punti (sei reti e otto assist). «Mi sento molto bene – spiega il nazionale austriaco –, ricevo molto ghiaccio, ma non è questa la cosa più importante. Chiaro, ognuno di noi desidera giocare tanto, ma dapprima viene l’interesse della squadra, per me questa è assolutamente la priorità. Tornando a gara 6, non nascondo che sarà un’altra battaglia. Buon per noi che potremo giocare in casa, i nostri tifosi sono eccezionali, soprattutto nell’ultima uscita ci hanno letteralmente trascinati, poi toccherà al Friborgo sobbarcarsi il viaggio lungo, non è un dettaglio da trascurare».
Anche il tecnico bianconero Luca Gianinazzi lascia trapelare ottimismo in vista di gara 6, senza tuttavia rinunciare a rimarcare qualche criticità emersa nell’ultimo confronto: «Ho rivisto la partita al video, a livello di gioco penso sia stato un incontro abbastanza equilibrato. Abbiamo creato un numero pari di occasioni rispetto a quelle del Friborgo, che però tutto sommato ha meritato di vincere. Noi abbiamo faticato a creare occasioni in velocità, questo è un aspetto che dobbiamo migliorare. La partita, comunque, a cinque contro cinque è terminata zero a zero, la differenza l’ha fatta una sola segnatura, trovata in powerplay. La distanza tra le due squadre non è così grande, ciò che ci permette di rimanere ottimisti, se avessimo giocato la partita perfetta e perso ugualmente sarei più preoccupato, possiamo ancora raggiungere un livello maggiore. Per il Friborgo era una partita difficile, arrivava da due sconfitte, dopo aver vinto le prime due gare. Da parte nostra forse mancava quel 2-3% di energia in più, per credere ancora di più in un risultato positivo».
I soli dieci minuti di penalità distribuiti tra le due compagini quasi stonano rispetto ai precedenti… «Trovo che sia stata una partita molto diversa dalle altre, poco spazio alle provocazioni. Nei playoff succede spesso che all’inizio ci siano molte provocazioni che poi vanno scemando quando ognuno si concentra maggiormente su come giocare e non a parlare o darsi colpi. Le emozioni però non devono chiaramente mancare completamente, dobbiamo essere un avversario scomodo per i nostri avversari».