Gara 2 è più equilibrata di gara 1, ma le tre reti degli ospiti nel periodo centrale tagliano le gambe ai bianconeri
Per gara 2 dei quarti contro il Friborgo il Lugano ritrova Samuel Guerra, che prende il posto di Maxime Montandon come settimo difensore. In attacco rientra Ruotsalainen (piazzato al centro tra Marco Müller e Cormier), con Verboon che scala con Arcobello e Fazzini, mentre Quenneville finisce in soprannumero. In porta viene infatti confermato Mikko Koskinen. Quanto al Gottéron, Dubé inverte di posizione Etter e Binias.
Rispetto a gara 1 il Lugano entra meglio in partita, dando vita a un primo tempo equilibrato, che si apre con un ferro per parte, al 2’13” di DiDomenico, al 3’45” di Thürkauf. All'8' Tennyson riesce a fermare Sörensen lanciato solo verso Koskinen, mentre un minuto dopo Verboon sfiora il vantaggio su rebound. Nel finale di periodo le due squadre non sfruttano una superiorità numerica ciascuna. I bianconeri sfiorano però a due riprese il shorthand, con Wolf (parata di Berra) e Arcobello (palo).
Il secondo periodo si apre con una deviazione a lato di pochissimo di Carr, ma poi viene penalizzato Fazzini e il Friborgo stavolta non perdona, aprendo le marcature con Wallmark, libero di incunearsi nello slot. Lo sforzo dei padroni di casa per pareggiare è ammirevole. La traversa di De la Rose in ripartenza è il preludio al raddoppio di Schmid, che tuttavia più fortunato non si può: DiDomenico butta il disco nello slot con un colpo da golfista, Schmid devia con la gamba il disco ballonzolante che rotola sopra il gambale di Koskinen e si insacca alle sue spalle. Poi il Lugano potrebbe riaprire la partita grazie alla penalità di Jecker. Ma non solo il powerplay fa per l'ennesima volta cilecca, ma si lascia pure scappare ingenuamente Schmid che firma il pesantissimo 3-0.
Nel terzo tempo i bianconeri superano due minuti con l'uomo in meno, ma non danno poi l'impressione di essere in grado di riaprire una gara ottimamente controllata dai burgundi. Al 50'22” Koskinen ferma in grande stile Marchon, lanciato da solo dallo scivolone di Mirco Müller. La miglior occasione luganese è invece il tiro di Alatalo al 53’16”, parato però da Berra. Koskinen lascia la sua porta al 57'30". In sei contro quattro Joly riesce finalmente a bucare Berra, ma quando alla sirena mancano solo 18 secondi. Altrettanto inutile è il successivo 4-1 di Marchon a porta vuota.
Il Friborgo si porta così sul 2-0 nella serie, e per il Lugano la strada è dunque ancora più in salita, siccome gli uomini di Gianinazzi dovranno espugnare almeno due volte la Bcf Arena.
Lugano - Friborgo (0-0 0-3 1-1) 1-4
Reti: 23’32” Wallmark (Sörensen, DiDomenico/esp. Fazzini) 0-1. 30’58” Schmid (DiDomenico) 0-2. 35’19” Schmid (Borgman/esp. Jecker!) 0-3. 59’42” Joly (/esp. Walser, in sei contro 4) 1-3. 59’48” Marchon (a porta vuota) 1-4.
Lugano: Koskinen; Andersson, Mirco Müller; Jesper Peltonen, Alatalo; Tennyson, Wolf; Guerra; Fazzini, Arcobello, Verboon; Cormier, Ruotsalainen, Marco Müller; Joly, Thürkauf, Carr; Patry, Canonica, Arnaud Montandon; Zanetti.
Friborgo: Berra; Gunderson, Jecker; Sutter, Streule; Diaz, Borgman; Dufner; Sörensen, Wallmark, Mottet; Sprunger, Schmid, Etter; Bertschy, De la Rose, DiDomenico; Marchon, Walser, Jörg; Binias.
Arbitri: Borga, Fonselius (Fin); Fuchs, Urfer.
Note: 6'067 spettatori. Penalità: 6 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 23-22 (7-5, 9-12, 7-4). Lugano privo di Morini, Granlund, Walker (infortunati), Aleksi Peltonen, Fatton, Gerber, Maxime Montandon, Hausheer, Cjunskis (in soprannumero), LaLeggia, Quenneville e Kempe (stranieri in soprannumero); Friborgo senza Bykov (infortunato), Grégoire, Emmerton (stranieri in soprannumero), Seiler (in soprannumero). Pali: 2’13” DiDomenico, 3’45” Thürkauf, 16’26” Arcobello, 27’34” De la Rose. Premiati a fine partita quali migliori giocatori in pista, Marco Müller e Sandro Schmid.