Risultato calcistico di sabato alla Cornèr Arena, dove gli uomini di Gianinazzi sono costretti alla resa dall'unico gol del match, segnato al 59'01"
Dopo la sconfitta di martedì a Zurigo, maturata nel finale, i ragazzi di Gianinazzi si sono ripresentati in pista contro un Davos che stava attraversando una fase negativa, con tre sconfitte di fila. Una sola variante nella formazione ticinese rispetto a martedì, con lo spostamento di Kempe in terza linea e Arcobello come centro della seconda, in una sfida sul ghiaccio della Cornèr Arena che era la classica partita da 6 punti, siccome il Lugano aveva la possibilità di mettere una distanza di sicurezza tra sé e il settimo posto, mentre invece i grigionesi puntavano ad accorciare il distacco dal sesto rango. Il nervosismo e la paura di perdere, nei primi quaranta minuti di gioco, hanno però dato luogo a una contesa molto chiusa.
Quando sembrava che dopo 60 minuti il punteggio fosse destinato a restare inchiodato sullo 0-0, e ci si preparava già all’appendice dei supplementari, il topscorer del Davos Matej Stransky, a 59 secondi dalla terza sirena riesce a trovare l'unica e decisiva rete della confronto. Per il Lugano è una beffa, perché indubbiamente Carr e compagni un punto lo avrebbero meritato, in una partita avara di reti tra due squadre che si sono annullate, pur cercando sempre con molta generosità la via del gol.
Pur se privo di reti, il primo terzo è stato ricco di emozioni e occasioni da ambo le parti, forse un leggero predominio dei padroni di casa che con Daniel Carr hanno mancato le più ghiotte possibilità per portarsi in vantaggio. Da parte sua, la compagine grigionese non ha sfruttato l’unica penalità decretata nei primi venti minuti. Quasi una fotocopia il tempo centrale, dove sono mancate ancora le segnature e i due portieri, Koskinen da una parte e Aeschlimann dall’altra, hanno sfoggiato molti interventi decisivi, questo senza però dimenticare la freddezza sotto porta mostrata un po‘ da tutti gli attaccanti. Nel terzo tempo, invece, il Lugano è stato incapace di sfruttare ben tre powerplay, senz'altro non giocati nel migliore dei modi, e poi nel finale ci ha messo del suo anche la sfortuna, con quel gol firmato in extremis da Stranksy, in un ultimo minuto di gioco in cui i padroni di casa hanno colpito anche un palo, con Carr e la complicità di Aeschlimann, a pochi secondi dalla fine.
Lugano - Davos (0-0 0-0 0-1) 0-1
Rete: 59'01‘’ Stransky (Chris Egli) 0-1.
Lugano: Koskinen; Andersson, Mirco Müller; Jesper Peltonen, Alatalo; Hausheer, Wolf; Villa; Joly, Thürkauf, Carr; Gerber, Arcobello, Quenneville; Fazzini, Kempe, Cormier; Zanetti, Verboon, Aleksi Peltonen; Cjunskis.
Davos: Aeschlimann; Dominik Egli, Dahlbeck; Guebey, Näkyvä; Barandun, Jung; Lichtensteiger; Frehner, Corvi, Bristedt; Stransky, Rasmussen, Prassl; Ambühl, Nordström, Nussbaumer; Wieser, Chris Egli, Parrée; Hammerer.
Arbitri: Kohlmüller (Ger), Lemelin (Usa); Cattaneo, Kehrli.
Note: 5'464 spettatori. Penalità: 4 x 2‘ contro il Lugano; 3 x 2’ contro il Davos. Lugano privo di Canonica, Granlund, Guerra, Morini, Marco Müller, Patry, Schlegel, Walker (tutti infortunati), LaLeggia e Ruotsalainen (stranieri in soprannumero); Davos senza Knak, Minder, Schneeberger, Senn (infortunati) e Fora (squalificato). Lugano senza portiere dal 59'05‘’ e fino al termine. Pali: 55’ Stransky, 60' Carr. Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Koskinen e Aeschlimann.