Ma il Ginevra Servette di Jan Cadieux può recriminare per un pari che gli sta un po' stretto, dopo aver dominato il periodo conclusivo
Il sogno del Servette è più vivo che mai. Anche se, a ben vedere, il risultato dell’andata della semifinale di Champions alle Vernets fa senz’altro più felici i finlandesi del Lukko Rauma, che tornano a casa con un 2-2 indubbiamente positivo. Non soltanto perché Alessio Bertaggia e compagni sanno di dover per forza vincere fra una settimana nella sfida di ritorno, ma soprattutto perché – dopo un periodo centrale difficile – sono stati senz’altro gli uomini di Jan Cadieux a crearsi le occasioni migliori nel periodo conclusivo, senza però riuscire a mettere alle spalle di Daniel Lebedeff quello che avrebbe potuto essere il disco della vittoria.
A conti fatti, i campioni svizzeri possono recriminare soprattutto per quelle due reti nel breve volgere di due minuti tra il 24‘34‘’ e il 26’39’’: dapprima, con un po’ di fortuna (visto che il primo tentativo di Abt era stato bloccato dal corpo di Vatanen), Mattila trova un gran tiro sul primo palo che non lascia scampo a Olkinuora, poi il canadese Fontaine prende d’infilata Le Coultre e Honka per presentarsi indisturbato davanti al portiere e segnare il gol del raddoppio. Trascinati da un Tanner Richard in serata di grazia, i ginevrini hanno tuttavia il merito di trovare quasi subito il pareggio, al 29’02’’, con un Giancarlo Chanton che è sempre in attesa di realizzare il suo primo gol in National League, ma che nell’occasione trova un’ottima conclusione che fa secco Lebedeff.
E se è vero che a conti fatti il 2-2 sta un po’ stretto al Ginevra Servette, quel che è probabile è che fra sette giorni, in Finlandia, Jan Cadieux avrà bisogno di tutto l’apporto offensivo dei suoi uomini migliori.