laR+ Hockey

‘Tifosi dell’Ambrì grazie a un articolo sulla Valascia’

A Davos abbiamo incontrato Mirco e suo fratello Maik, arrivati fin da Hannover e da Amburgo per seguire la compagine biancoblù

La soddisfazione dopo oltre 800 chilometri di viaggio
30 dicembre 2023
|

Davos – Alla Coppa Spengler vedere tifosi arrivare da tutta la Svizzera, anche con maglie di squadre non presenti alla rassegna, è piuttosto usuale. Lo è meno trovare qualcuno disposto a sobbarcarsi circa ottocento chilometri di viaggio, per sostenere una squadra di un’altra nazione. C’è però chi lo ha fatto: «Mi chiamo Mirco, ho quarantacinque anni, vengo da Hannover in Germania e mio fratello Maik, di 38 anni, da Amburgo. Da dodici anni siamo tifosi dell’Ambrì Piotta e questa è la nostra terza volta qui alla Coppa Spengler».

Come siete diventati tifosi dei colori biancoblù?

Siamo sempre stati appassionati di hockey, andiamo tutti gli anni ai Mondiali o alle qualificazioni per le Olimpiadi. Poi una volta ho letto un articolo che consigliava di andare almeno una volta nella vita ad assistere a una partita nella vecchia Valascia. Con la mia compagna ho quindi organizzato una vacanza per andare a vedere una partita ad Ambrì, una vittoria per 3-1 contro il Rapperswil, e da quel momento sono infetto del ‘virus’ biancoblù.

E adesso quanto frequentemente tornate in Ticino?

All’incirca quattro o cinque volte all’anno, il viaggio dura almeno otto ore e mezza, per mio fratello anche un paio in più. Siamo stati all’inaugurazione della Gottardo Arena con la vittoria contro il Friborgo e quest’anno siamo stati al nostro primo derby. Entrambe le volte in pista si respirava un’atmosfera veramente incredibile. La Valascia era più di culto, la Gottardo Arena è complessivamente migliore, ma il mito prosegue. Il prossimo 26 gennaio torneremo per la nuova sfida con il Lugano.

La Coppa Spengler, invece, cosa rappresenta per te?

L’anno scorso eravamo già venuti per le prime due partite. Poi eravamo tornati a casa e avevamo seguito in televisione gli ultimi due incontri. Dopo il rigore decisivo di Inti Pestoni ho subito riservato assieme a mio fratello la camera d’albergo per tornare quest’anno. Inoltre Davos ci piace, eravamo già stati qui in ottobre, per la partita di campionato che l’Ambrì aveva vinto 3-0.

Ad Hannover quali sono le principali squadre?

In Oberliga (il terzo livello dell’hockey tedesco, ndr) ci sono sia gli Indians sia gli Scorpions, che però sono localizzati già più in periferia.

Inoltre negli ultimi anni c’è la Nazionale germanica che vi sta regalando diverse soddisfazioni…

Già e proprio lo scorso anno eravamo al quarto di finale contro la Svizzera, che è andato molto bene per noi. Il prossimo obiettivo è andare alle Olimpiadi del 2026 a Milano e Cortina d’Ampezzo. L’anno seguente ci saranno i Mondiali in Germania e ci andremo sicuramente.

Della rosa dell’Ambrì quali giocatori seguite con maggiore interesse?

C’è il nostro connazionale Tobias Fohrler, con cui ci eravamo brevemente intrattenuti l’anno scorso. È molto gentile, peccato si dica che a fine stagione dovrebbe trasferirsi al Mannheim, sarà una grossa perdita. Ma il mio giocatore preferito attualmente è probabilmente Tommaso De Luca. Per la sua giovane età è veramente già un bel giocatore.

Da casa ce la fate a seguire regolarmente le partite della truppa di Cereda?

È difficile riuscirci. Purtroppo MySports non trasmette le partite in Germania e non riusciamo a guardarle in televisione, quindi seguiamo i liveticker.

Infine il vostro augurio per il prosieguo del campionato?

In campionato sarebbe veramente bello riuscire a qualificarci per i playoff. Qui alla Spengler speravamo invece di riuscire almeno a qualificarci per la semifinale.