I Bellinzona Rockets a differenza delle ultime uscite partono davvero bene, e vengono puniti oltre i loro demeriti dalla capolista, che esce alla distanza
Per quasi trenta minuti i ragazzi di Sannitz hanno accarezzato il sogno di fermare la capolista. Alla fine, però, è prevalsa la maggiore esperienza e il maggior tasso tecnico dei solettesi, in una partita comunque combattuta e giocata alla pari in cui a latitare è stato soltanto il pubblico (95 gli spettatori annunciati). Reduci dalla sconfitta di Visp, nel posticipo domenicale il calendario offriva ai Rockets una sfida con l’autentica dominatrice del campionato, in un impegno dal livello di difficoltà elevatissimo. Pur se i Razzi erano già stati capaci una volta di perlomeno frenare i biancoverdi, portandoli ai rigori nella prima sfida stagionale.
A differenza di quanto è spesso accaduto nelle ultime uscite, stavolta il Bellinzona è entrato subito in maniera decisa nel match concedendo il meno possibile e giocando un primo tempo con molta intensità e pressione alta; atteggiamento premiato dalla rete del vantaggio di Hofer imbeccato da Impose. Subito dopo il vantaggio la squadra di casa è stata anche molto compatta nel superare una difficile situazione di inferiorità numerica in chiusura di tempo.
All’inizio di secondo gli ospiti si sono presentati subito con un piglio più aggressivo, probabile conseguenza a una sonora strigliata di coach Leuenberger negli spogliatoi, ed hanno agguantato il pareggio in apertura con, l’ex Zugo e campione svizzero 21/22, De Nisco. Sopraggiunta la rete del pareggio l’Olten ha continuato a macinare gioco spingendo la compagine ticinese a fare muro davanti a Messerli fino a quando al 28’ una penalità per troppi uomini sul ghiaccio ha spianato la strada all’ 1-2, in powerplay, di Weder. Nel finale vi è stato anche tempo per la rete del doppio vantaggio di Spiller a dare la sterzata definitiva alle sorti della contesa.
Negli ultimi venti minuti i Razzi ci hanno provato in alcune occasioni, ma la retroguardia ospite si è ben difesa controllando senza grossi affanni fino al momento in cui Sannitz ha richiamato Messerli in panchina per giostrare con l’uomo di movimento in più; purtroppo la scelta non ha pagato e a un minuto e venti secondi dalla sirena è stato ancora De Nisco a insaccare a gabbia sguarnita per l’1-4 finale che punisce in modo troppo pesante i Rockets rispetto a quanto visto sul ghiaccio. e quanto visto nell’occasione lascia ben sperare per il futuro, sia sul piano dell’atteggiamento che del gioco. Il Bellinzona tornerà nuovamente sul ghiaccio martedì per la trasferta a Sierre al cospetto di un avversario già superato lo scorso ottobre all’overtime dopo una clamorosa rimonta.