Dopo un pessimo primo periodo, i ragazzi del Bellinzona riaprono la partita e impensieriscono i Montagnards fin negli ultimi venti minuti
Terminata la pausa dedicata alle nazionali e ricominciato il campionato, dopo la sconfitta di venerdì a Weinfelden contro il Turgovia, i Rockets si sono ripresentati sul ghiaccio di casa ospitando il temibile Chaux-de-Fonds. Tra i pali dei ticinesi si è rivisto Fadani mentre in attacco ha fatto il suo esordio casalingo (senza incidere) il canadese Randhawa, ancora in fase di ambientamento con la nuova maglia. Doccia fredda iniziale per i padroni di casa: nemmeno il tempo di aspettare il primo giro di orologio e gli ospiti si sono portati subito in vantaggio, alla prima conclusione, con Olson cinico a coronare una bella azione corale. Nella parte restante della prima frazione sono stati gli special team a fare la differenza: il Bellinzona nei suoi 2 minuti di superiorità numerica non è mai andato al tiro invece, lo Chaux-de-Fonds ha raddoppiato con Privet con il più classico dei gol in powerplay.
Al rientro dagli spogliatoi si è subito notato un atteggiamento diverso dei ragazzi di Sannitz i quali hanno accorciato le distanze dopo soli 38 secondi con Dufey lesto a sfruttare un movimento difensivo errato. Poi, al 26’, Ahlström ha agganciato un avversario lanciato a rete concedendo quindi un rigore che però non è stato sfruttato da Olden, il quale ha colpito solo il palo. A questo punto si sono alzati anche i toni dell’intensità e sono arrivati diversi colpi proibiti, da entrambe le parti, i quali hanno portato a giocare buona parte del periodo centrale con gli special teams. I primi ad approfittarne sono stati i giurassiani colpendo per l’1-3 di Andersons caparbio a ribadire a rete dopo un tiro bloccato. I padroni di casa però non si sono dati per vinti e in situazione di 5 contro 3 (tra cui 5 minuti a Barbei per una brutta carica su Albis, a cui è seguita la penalità di Olden) hanno nuovamente accorciato con Deluca per il 2-3, senza però purtroppo riuscire a pareggiare.
In apertura dell’ultima frazione l’ex luganese Stoffel ha colpito per il 2-4 con un tiro potente e preciso spegnendo le speranze dei Rockets. Nel finale Sannitz ha richiamato in panchina Fadani provando a giocarsi il tutto per tutto con un uomo di movimento in più però questa volta l’azzardo non ha pagato ed è arrivato il 2-5 del lettone Andersons a porta sguarnita. Nel finale con la testa oramai già negli spogliatoi il punteggio si è fatto ancora più pesante con Cavalleri per il 2-6 finale.
La fitta agenda della Swiss League non lascia spazio per recriminare e offre già martedì sera la possibilità di rifarsi per i ticinesi, con la trasferta, a Winterthur alla ricerca di una vittoria che manca dal 27 ottobre, ottenuta tra l’altro proprio contro gli zurighesi.