A Porrentruy i leventinesi ottengono la settima vittoria consecutiva. L’allungo dei primi 25’ e la seguente gestione bastano per battere i giurassiani
Dopo la convincente uscita casalinga di venerdì, l’Ambrì rende visita all’Ajoie, unica squadra non ancora affrontata. Cereda torna a schierare Juvonen in porta e può contare sul rientro di Kostner, di conseguenza Kneubuehler torna all’ala e prende il posto di Formenton, lo straniero “sacrificato”.
È un inizio a spron battuto quello che mettono in pista le due squadre, tanto che la prima interruzione arriva dopo oltre 3’ di gioco. E alla prima vera occasione, al 5’, l’Ambrì passa in vantaggio. Dapprima Dauphin si rende protagonista di un’azione personale di forza, portando il disco fin davanti a Ciaccio. Il puck si perde poi nel traffico dello slot e Pezzullo è abile a insaccare poco sopra al portiere già disteso sul ghiaccio. Gli ospiti riescono a mantenere una buona pressione, mentre l’Ajoie fa più fatica a mostrarsi vivo in avanti. Al 10’ avviene il più classico dei momenti ‘gol sbagliato, gol subito’: dapprima l’incursione di Pouilly per poco non vale il pareggio, poi sull’immediata ripartenza il polsino di Dauphin finisce in fondo al sacco, complice anche l’intervento non irreprensibile di Ciaccio. I giurassiani faticano a contenere le folate offensive leventinesi, per esempio la ripartenza orchestrata da Spacek al 13’ dove Zwerger fallisce nel controllo oppure, qualche minuto più tardi, l’inserimento di Pestoni, ben pescato da Dauphin da dietro la porta. Gli ultimi 2’ di periodo sono più combattuti, ma né lo spettacolare tentativo in aggiramento di Pestoni, né la mischia furibonda creatasi davanti a Juvonen modificano il punteggio.
Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo: con l’Ambrì a farsi preferire. E in powerplay arriva anche il 3-0 ospite. Su un disco che pareva perso Zwerger ha il merito di crederci e da dietro la porta vede un liberissimo Bürgler, il quale non si fa certo pregare. E qualche minuto dopo si assiste a un ottimo botta e risposta, con la percussione di Timashov a rispondere al tentativo di Lilja, ben imbeccato da Dauphin. Poco prima del 30’ sono i padroni di casa a guadagnarsi due ottime occasioni con Gauthier (bastone rotto sul
tiro) e Audette, ma Juvonen è bravo a dire di no a entrambi. L’imbattibilità finlandese (pur senza colpe) però cade al 29’33’’ in inferiorità numerica grazie al preciso backhand del casco giallo Devos. La rete dona ardore ai dragoni, che poco dopo si portano vicini al raddoppio con una mischia selvaggia poi risolta dalla difesa biancoblù. Juvonen deve poi superarsi a 5’ dalla seconda sirena: il passaggio di Spacek è intercettato da Audette, il quale riparte salvo poi farsi ipnotizzare al momento del tiro. I ribaltamenti di fronte si susseguono e sono quindi Pestoni prima e Lilja poi a rendersi minacciosi. A fil di sirena, con l’Ambrì in 4 contro 5, arriva anche la colossale occasione per il tandem Lilja-Kostner, con l’italiano che non colpisce bene il disco.
Pronti, via e gli ospiti vanno subito all’arrembaggio nel terzo periodo. Dopo pochi secondi sono infatti Lilja e Dauphin a chiamare in causa Ciaccio. Il successivo powerplay ospite (espulso Gauthier per sgambetto) vede un’ottima circolazione del disco ma non porta frutti. I giurassiani si affidano alle folate offensive dei propri uomini migliori (su tutti Audette e Timashov) ma la difesa leventinese lavora con ordine. Questo almeno fino allo sgambetto fischiato contro Kneubuehler, con conseguente powerplay sfruttato da Frossard al 50’ per accorciare le distanze. Sull’altro fronte invece il nuovo powerplay è un nulla di fatto. Il finale è palpitante e le occasioni da ambo le parti si susseguono. Superata una nuova inferiorità numerica, al 58’10 l’Ambrì trova la quarta rete con Lilja, abile a sfruttare l’errore di Timashov mentre la porta è sguarnita. Subito dopo l’ingaggio il portiere locale lascia di nuovo la gabbia ed Eggenberger va a trovare il punto del 2-
5. Il quale trova pure la doppietta personale dopo un cioccolatino offertogli da Spacek a 20’’ dalla fine subito dopo una serpentina da urlo. I leventinesi vincono quindi con merito la settima partita consecutiva.
Ajoie – Ambrì Piotta (0-2 1-1 1-3) 2-6
Reti: 4’23’’ Pezzullo 0-1. 9’29’’ Dauphin 0-2. 22’46’’ Bürgler (Zwerger/esp. Romanenghi) 0-3. 29’33’’ Devos (Timashov/esp. Bürgler) 1-3. 49’31’’ Frossard (Hazen/esp. Kneubuehler) 2-3. 58’10’’ Lilja (a porta vuota) 2-4. 58’25’’ Eggenberger (Douay, Spacek/a porta vuota) 2-5. 59’40’’ Eggenberger (Spacek) 2-6.
Ajoie: Ciaccio; Fey, Scheidegger; Thiry, Fischer; Pilet, Birbaum; Pouilly; Sopa, Gauthier, Audette; Hazen, Romanenghi, Timashov; Asselin, Devos, Frossard; Schmutz, Rundqvist, Bozon; Kohler.
Ambrì Piotta: Juvonen; Fohrler, Virtanen; Heed, Pezzullo; Wüthrich, Isacco Dotti; Terraneo; Pestoni, Dauphin, Lilja; Bürgler, Heim, Kenubuehler; Zwerger, Spacek, De Luca; Eggenberger, Kostner, Douay; Landry.
Arbitri: Piechaczek (Ger), Hungerbühler; Kehrli, Urfer.
Note: 5016 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro l’Ajoie; 5 x 2’ contro l’Ambrì. Tiri: 31-31 (10-8, 14-11, 7-12). Ajoie privo di Wolf, Arnold, Sciaroni, Macquat (infortunati), Garessus (Swiss League), Huber, Brennan e Gelinas (in soprannumero). Ambrì senza Hofer (Rockets), Grassi, Zaccheo Dotti (infortunati) Brüschweiler e Formenton (in soprannumero). Al 55’31’’ timeout chiamato dall’Ajoie, che gioca poi senza portiere dal 57’37’’ al 58’10’’ e dal 58’21 al 58’25’’. Premiati a fine partita quali migliori giocatori dell’incontro Jonathan Hazen e Laurent Dauphin.