laR+ il dopopartita

‘Nei preplayoff abbiamo capito come battere il Friborgo’

Pur con qualche brivido, la capolista è la quarta vittima filata di un Lugano ora quinto. Gianinazzi: ‘Siamo solidi e si vede la fiducia nei nostri mezzi’

Rientro riuscito per Koskinen: ‘Il primo tempo non è stato facile’
(Ti-Press/Golay)
22 ottobre 2023
|

Nemmeno il Friborgo primo in classifica, con la miglior difesa del campionato e reduce da nove vittorie consecutive riesce a interrompere la marcia del Lugano, impostosi meritatamente per 5-3. Dominato il primo tempo (chiuso in vantaggio grazie a Zanetti) e la prima parte del secondo, Verboon reagisce immediatamente al pareggio di Sörensen. Anche nel terzo tempo il punto di Joly arriva nel momento di maggior pressione degli ospiti. Il 4-1 di LaLeggia pare chiudere la sfida, ma Sörensen e De la Rose fanno sudare freddo i tifosi bianconeri, fino al gol a porta vuota di Ruotsalainen. «Così come contro il Berna ci abbiamo tenuto a far restare qua i tifosi fino a tardi – scherza coach Gianinazzi –. Secondo me nel finale non c’è stato un rilassamento, abbiamo commesso un errore in zona difensiva sul secondo gol, poi sul terzo eravamo un po’ passivi. Ma alla fine siamo riusciti a ‘ri-reagire’».

Il Lugano (che per l’occasione esibisce la terza maglia, di colore giallo) si gode dunque il momento positivo di quattro successi filati e il quinto posto in classifica: «Ci gustiamo questa vittoria, ma ne prendiamo una alla volta. Siamo però soddisfatti per aver interrotto la striscia vincente della squadra più in forma del campionato. L’aspetto che mi è piaciuto di più è stata la solidità difensiva, siamo in un periodo di fiducia e ciò si ripercuote per esempio nell’uscita di zona. Il gioco perfetto non lo vedremo mai, forse nell’ottimo primo tempo avremmo potuto verticalizzare di più. A me comunque interessa essere in questa posizione a fine stagione, non ora».

Negli ultimi minuti i bianconeri rischiano di pagare le tante occasioni non capitalizzate, tra cui i due powerplay consecutivi d’inizio secondo tempo: «In superiorità numerica non abbiamo avuto le risposte che volevamo, ovviamente le numerose assenze non aiutano a trovare gli automatismi, ma per fortuna non ne abbiamo avuto bisogno per vincere. Non si possono sfruttare tutte le occasioni, ma siamo riusciti a mettere in difficoltà la loro difesa».

Se a Bienne a trovare le reti era stata la prima linea, stavolta vanno a segno tutti i blocchi, escluso il quarto, un altro bel segnale. Mentre in difesa, giocatori come Wolf e LaLeggia sono in crescita costante: «Verboon e Zanetti hanno realizzato dei gol importanti e anche nel finale avevamo in pista tre giocatori del 2002 o più giovani, per i quali giocare questi momenti è una grande esperienza. Wolf è un esempio nel lavoro quotidiano».

Un altro fattore importante è l’ottima prestazione di Mikko Koskinen, dopo tre partite di riposo, autore di una prova sicura, da ventisei parate: «Mikko rimane uno dei migliori portieri della lega anche se ha disputato due incontri così così, dunque per me non è assolutamente un rischio schierarlo al posto di Schlegel».

«‘Nik’ ha giocato molto bene, raccogliendo tre successi – osserva il gigante finlandese –, il mio compito era quello di farmi trovare pronto, anche se non è stato per nulla facile subire tre soli tiri nel primo tempo. Sono contento soprattutto per la solida prestazione di tutti e per i tre punti. È stato sicuramente un pomeriggio molto positivo per noi. Il 2-1, dopo che il Friborgo aveva portato il ‘momentum’ dalla sua parte, è stato fondamentale e anche il 3-1 ci ha dato agio quando ci stavano pressando. Il finale però non è stato ideale, dovremo imparare la lezione».

Il Friborgo è una sorta di avversario prediletto per voi, l’avete sconfitto per la quarta volta consecutiva… «È iniziata nei pre-playoff dell’anno scorso, dopo che avevamo perso i quattro scontri diretti in regular season. Lì abbiamo capito come batterlo, si tratta di partire forte e poi rimanere agganciati alla partita».