Il giorno dopo la sconfitta ai rigori nel derby, i biancoblù alla Gottardo Arena si devono arrendere al Davos, dove a decidere è lo slovacco Tomas Jurco
È un sabato senza punti per l'Ambrì, che dopo aver perso il derby ai rigori torna in pista alla Gottardo Arena per affrontare il Davos, con una difesa ridotta ai minimi termini dalle assenze dell'infortunato Dario Wüthrich (che, del resto, non aveva nemmeno potuto concludere il derby) e dell'ammalato Jesse Virtanen.
La prima occasione vera, al secondo minuto, è sul conto dell’Ambrì, ma l’intelligente tocco di Jakob Lilja da dietro la porta non viene sfruttato dal liberissimo Inti Pestoni, che perde l’attimo. Poi, al quarto minuto i biancoblù si creano un’altra ghiottissima possibilità, in powerplay (fuori c’è Jung per trattenuta), ma la bella triangolazione tra Dauphin, Bürgler e De Luca si conclude con un tiro di quest’ultimo che però non impensierisce Senn. E poco dopo è Jakob Lilja a minacciare nuovamente il portiere ospite. Invece, a sorpresa, ad aprire le marcature è il Davos: è il 6’47’’ quando il giovane Gian-Marco Hammerer si ritrova in ottima posizione sull’assist di Frehner, e il suo tiro di prima intenzione s’infila tra i gambali dell’incolpevole Conz. I grigionesi legittimano poi il vantaggio creandosi subito un’altra grossa chance, con il sempiterno Andres Ambühl, il cui assolo nel terzo biancoblù si conclude però con un tocco sulla base esterna del palo. Quindi, al dodicesimo l’Ambrì si ritrova in pista con un uomo in meno per uno sgambetto di Grassi a Nussbaumer, ma in quei due minuti l’occasione forse più ghiotta finisce sul conto di Laurent Dauphin, la cui scorribanda in contropiede s’arena però all’ultimo proprio davanti a Senn. È il preludio al meritato pareggio leventinese: puck profondo di Pezzullo, su cui s’avventa Dauhpin, il cui servizio in mezzo ‘no look’ si trasforma nel migliore degli assist per Kneubuehler, che da lì non può sbagliare (1-1 17’28’’).
Lo stesso Kneubuehler è il primo a doversi accomodare sulla panchina dei cattivi in avvio di secondo tempo, ma l’Ambrì supera il pericolo senza soccombere. Però, al 28’02’’ il Davos trova comunque il modo per tornare in vantaggio: il gran lancio dalle retrovie di Dahlbeck pesca un Matej Stransky a cui Terraneo deve concedere un paio di metri, e il tiro angolatissimo dell’attaccante ceco s’infila nell’angolo alto alla destra di Conz. Tuttavia, la reazione biancoblù è velocissima: passa un solo minuto e la conclusione nel mucchio di Zaccheo Dotti finisce in rete, con il velo di un Jakob Lilja che però non riesce a toccare. Così, a metà partita esatta Ambrì e Davos debbono ricominciare tutto daccapo. In quella che sembra una partita a scacchi, i primi a muovere sono ancora i grigionesi, sfruttando un disco pasticciato da De Luca nel proprio terzo, che non riesce a controllarlo e poi incespica: il neoacquisto slovacco Tomas Jurco si vede recapitare il puck da Wieser, e fa secco Conz sul primo palo, riportando i suoi in vantaggio al 38'38‘’.
Per i biancoblù il terzo tempo si apre subito con un grosso brivido: lotta accesa nell'angolo, con ben tre biancoblù a fare pressione, Prassl guadagna il disco e lo serve in mezzo al finlandese Näkyvä, dimenticato da tutti, ma Conz riesce a compiere il miracolo intercettando con il guantone. La risposta dell'Ambrì arriva dal bastone dell'attivissimo Lilja, ma il suo tentativo di ripartenza con il Davos preso un po‘ in contropiede viene arginato all'ultimo dal rientro di Jung. Poi è Bürgler a provarci, con un tiro che probabilmente avrebbe voluto essere un centro per Kneubuehler, e che mette in difficoltà Gilles Senn. L'Ambrì ci crede, e comincia a spingere, cercando di premere il Davos nel proprio terzo, ma l'unica linea che ci riesce davvero è quella che già aveva brillato al derby, ovvero quella di Bürgler, Kneubuehler e Dauphin. Ambrì che tra l'altro, un po’ a sorpresa, al 57'16‘’ manda sul ghiaccio Juvonen che rileva Conz tra i pali, poco prima del timeout chiesto da Cereda, al 58'19‘’. Il finale ovviamente è un assedio biancoblù, ma la sostanza non cambierà: anzi, a porta vuota, a tre secondi dalla fine, arriverà anche il 4-2 grigionese a firma Andres Ambühl.
Ambrì Piotta - Davos (1-1 1-2 0-1) 2-4
Reti: 6'47‘’ Hammerer (Frehner) 0-1. 17'28‘’ Kneubuehler (Dauphin, Bürgler) 1-1. 28'02‘’ Stransky (Dahlbeck) 1-2. 29'08‘’ Zaccheo Dotti (Zündel) 2-2. 38'38‘’ Jurco (Wieser) 2-3. 59'57‘’ Ambühl (a porta vuota) 2-4.
Ambrì Piotta: Conz; Heed, Terraneo; Fohrler, Pezzullo; Zündel, Zaccheo Dotti; Bürgler, Dauphin, Kneubuehler; Grassi, Kostner, Douay; Pestoni, Spacek, Lilja; De Luca, Landry, Eggenberger; Brüschweiler, Hofer.
Davos: Senn; Dahlbeck, Heinen; Jung, Näkyvä; Barandun, Schneeberger; Minder; Knak, Nordström, Bristedt; Ambühl, Nussbaumer, Stansky; Jurco, Prassl, Wieser; Hammerer, Chris Egli, Frehner.
Arbitri: Wiegand, Ströbel; Schegel, Francey.
Note: 6'489 spettatori. Penalità: 2 x 2‘ contro l'Ambrì Piotta; 3 x 2’ contro il Davos. Tiri in porta: 34-31 (9-11, 17-13, 8-7). Ambrì Piotta privo di Wütrich, Isacco Dotti, Zwerger (infortunati) e Virtanen (ammalato); Davos senza Peltonen (sospeso), Fora, Rasmussen, Dominik Egli e Corvi (tutti infortunati). Pali: 8'20‘’ Ambühl. AL 58'19‘’ timeout chiesto dall'Ambrì, che gioca senza portiere fino al 58'57‘’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Conz e Stransky.