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‘Il derby è l’occasione per cambiare tutto’

Dopo un inizio di stagione in parte frustrante, il Lugano ospita l‘Ambrì, in difficoltà nei primi 20’. Marco Müller: ‘Atteniamoci al nostro gameplan’

‘Mi concentro sul presente, pensare al futuro non fa bene’
(Keystone)
28 settembre 2023
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Mancano ancora tre mesi a Natale, ma le squadre luganesi di hockey e calcio, nelle loro ultime apparizioni si sono già mostrate in vena di regali. Prima l’hockey a Zugo con la rete di Martschini, dopo un errore di Joly, poi mercoledì sera a Cornaredo, il trio Espinoza/Sabbatini/Saipi ha combinato la frittata che ha permesso al losannese Sanches di trovare una rete fortunosa. “Facciamo troppi regali agli avversari” sentenziava un giornalista dopo il successo bianconero sulla squadra vodese. Mancanza di lucidità? Troppa pressione? Si sa, a Lugano questa non è mai mancata e anche quest’anno dopo un brutto inizio di campionato emerge nuovamente. Alla Cornèr Arena però, dopo le buone prestazioni viste nel precampionato, nessuno si aspettava una partenza così difficile. «Esattamente, ma in una stagione ci sono sempre alti e bassi – commenta l’attaccante bianconero Marco Müller –, peccato che dopo una preseason abbastanza positiva, non sia arrivato quello che volevamo. Comunque a volte siamo stati anche sfortunati, ma se penso alla partita con lo Zurigo, non siamo riusciti a entrare bene in partita. Dobbiamo lavorare ancora di più, supportarci maggiormente sul ghiaccio. Nessuno di noi è naturalmente soddisfatto, il derby è l’occasione buona per cambiare tutto. Poi non devo sottolinearlo io, in Ticino sanno tutti che questa è una partita speciale per i tifosi, ma non solo, anche noi giocatori la sentiamo in modo particolare. C’è sempre un grande ambiente in pista, ogni volta lo trovo molto affascinante».

Come alcuni altri giocatori che saranno in pista stasera (Guerra e Walker sul fronte bianconero, Bürgler, Kostner, Conz ed Heed su quello biancoblù) hai vestito tutte e due le maglie, ciò comporta un approccio diverso? «Non direi, alla fine quando si è in pista si ha solo un pensiero, quello di vincere con la propria squadra. La mia preparazione alla partita rimane la stessa».

‘Sogno una sfida tra prima e seconda’

Guardando la classifica, per trovare il Lugano bisogna scorrere fino al dodicesimo posto, un po’ di nervosismo trapela nello spogliatoio? «Non direi, stiamo seguendo un processo ben chiaro, voluto dal nostro allenatore Gianinazzi, sappiamo tutti che da parte di noi giocatori dobbiamo migliorare. Chiaro, accettare questa situazione non è sempre facile, ma adesso deve uscire il carattere della squadra per migliorare le cose che non sono andate bene. Di una cosa sono molto convinto, possiamo giocare meglio di quanto abbiamo mostrato in queste prime partite. Un mio sogno? Sarebbe bello un giorno affrontare un derby con le due squadre ai primi due posti della classifica… scherzi a parte, una nostra vittoria ci aiuterebbe molto. Il futuro? Non pensiamoci troppo, concentriamoci sul presente, non fa bene andare oltre. Non aiuta».

L’Ambrì nei primi tempi delle partite giocate fino a oggi, ha sempre faticato molto, una buona entrata in materia potrebbe essere un arma da sfruttare… «Sono statistiche che non ci riguardano. Noi abbiamo il nostro gameplan, quando andiamo sul ghiaccio ci atteniamo a questo».

Un Lugano che presenterà nuovamente in pista il suo portiere finlandese Mikko Koskinen. Lo straniero sacrificato potrebbe essere Mark Arcobello. Anche un altro attaccante dovrebbe saltare la partita, si tratta del giovane Cole Cormier, vittima di una discata alla mano. I quattro terzetti d’attacco, visti in pista giovedì durante l’allenamento erano dunque composti da Carr, Thürkauf e Zanetti; Verboon, Ruotsalainen e Joly; Grandlund, Marco Müller e Fazzini; Morini, Canonica e Walker, con Stephane Patry tredicesimo attaccante. Invariati i terzetti difensivi, con Mirco Müller, LaLeggia; Alatalo, Peltonen, Guerra, Andersson. Come settimo difensore potrebbe rientrare Bernd Wolf al posto di Hausheer.

Gianinazzi: ‘Non è importante chi segna’

Il derby è una partita diversa dalle altre? «Senz’altro – sentenzia l’allenatore Luca Gianinazzi –. Ci puoi arrivare bene o male, ma la cosa più importante è come ci prepariamo, come ci arriviamo mentalmente e fisicamente alla partita. Nell’allenamento di oggi ho visto una buona energia. Chiaro che delle ultime tre prestazioni, due sono state frustranti, a sprazzi giochiamo un buon hockey, ma non raccogliamo quello che dovremmo o potremmo. Ma da qui bisogna crescere. Si dice che nei momenti difficili si cresce e che dalle sconfitte si impara sempre qualcosa, come gruppo dobbiamo crescere. Ci manca la finalizzazione, se guardo le percentuali di tiri dallo slot, sono buone. Ci creiamo tante opportunità, ma se guardo l’efficienza al tiro siamo sotto la media della lega. In questo contesto dobbiamo migliorare».

Nelle ultime partite giocate è mancata forse una certa continuità. Si sono visti dei periodi di bel gioco, molta intensità, ma poi anche momenti di forte difficoltà. «È difficile per ogni squadra avere una continuità per tutti i sessanta minuti. È un’utopia riuscirci. Una cosa importante, è sfruttare quei ‘momentum’ che abbiamo a nostra disposizione e non avere blackout. Tornando a parlare del derby, sarà una partita con grandi emozioni, come sempre. Dovremo gestirle bene».

Luca Fazzini, Marco Müller, Daniel Carr, Markus Grandlund e Arttu Ruotsalainen hanno realizzato solo tre reti in tutto… «Chi deve aumentare la percentuale di reti per me è uguale – spiega il coach luganese –, non è importante chi segna, ma chiaramente quelli citati sono attaccanti offensivi, che sono abituati a segnare reti, non devono perdere la pazienza, devono credere in loro stessi, giocare nel modo giusto per la squadra, ma tutti hanno la qualità per mettere il disco in fondo alla rete».