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Calvin, con la ‘C’ maiuscola. ‘Aiuterò chi ne ha bisogno’

Il giovane capitano del Lugano è pronto a dare inizio a una nuova sfida. ‘Tutti devono remare nella stessa direzione, altrimenti è davvero difficile’

Leader dello spogliatoio, a dispetto dei suoi soli ventisei anni
(Ti-Press/Gianinazzi)
14 settembre 2023
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Lugano – Di Calvin Thürkauf, il collega svizzerotedesco Nicola Berger (che ha rilevato l’eredità di Klaus Zaugg per curare la nuova edizione dello storico annuario pubblicato dalla rivista “Slapshot”) definisce così il nuovo capitano del Lugano: «È il migliore attaccante difensivo ed è dotato della maggior forza fisica, ma è pure il più sottovalutato». E cosa c’è di meglio per valorizzare un giocatore se non la ‘C’ di capitano cucita sulla maglia? Così, a ventisei anni, l’attaccante che alla Cornèr Arena ha un contratto valido sino al 2029 potrà dimostrare tutte le sue qualità di leader, prendendo il posto di Mark Arcobello alla testa di un gruppo che nella preseason si è arricchito di parecchi volti nuovi, ma che si appresta a debuttare in campionato senza uno dei suoi attaccanti più attesi, il canadese Michael Joly, che salterà il debutto contro i vicecampioni del Bienne a causa di un non meglio precisato infortunio alla parte altra del corpo, esattamente come il difensore Bernd Wolf, pure lui alle prese con un infortunio.

Al di là del paio di assenze, e ci mancherebbe altro, il Lugano scenderà in pista carico, oltre che pronto ad andare alla caccia dei tre primi punti in palio. «Sono davvero felicissimo che finalmente possiamo iniziare a giocare – sono le prime parole di Thürkauf, al termine dell’allenamento di giovedì mattina, ultima vera occasione per le ripetizioni generali in vista dell’esordio di stasera. «Era ora, direi, dopo una lunga fase di preparazione. Siamo reduci da molte vittorie nelle amichevoli (tanto che, dei sette test precampionato, i bianconeri hanno perso soltanto il primo, contro lo Chaux-de-Fonds, ndr), ma non dobbiamo assolutamente sopravalutare questo dato, pur se è vero che vincere fa sempre piacere, perché ti permette di prepararti con più tranquillità. E personalmente devo dire che questo periodo l’ho vissuto nei migliori dei modi, senza infortuni soprattutto, e questo aiuta naturalmente tantissimo. Adesso però sarà fondamentale partire con il piede giusto e mantenere una certa costanza nel rendimento».

Per il nazionale rossocrociato, quella di aver ottenuto i galloni da capitano è stata una lieta sorpresa. «Sicuramente è un grande onore per me – spiega il possente attaccante, draftato dai Columbus Blue Jackes (al settimo turno) nel 2016 –. In una squadra come il Lugano, poi, che ha una grande tradizione nel nostro hockey, esserne il capitano mi rende davvero molto felice. Detto questo, la ‘C’ sulla maglia non mi cambierà granché la vita, anche se so quali saranno i miei compiti, e nello spogliatoio dovrò essere un leader. Sarà importante che tutti remino nella stessa direzione altrimenti diventa davvero difficile, ma io ci sarò sempre per aiutare chi ne avrà bisogno».

In sede di pronostico, molti osservatori hanno dato lo Zurigo come grande favorito per il titolo, in un campionato che, però, come negli scorsi anni, si prospetta comunque combattutissimo. «È vero, bisogna ammetterlo, gli Zsc Lions si sono rinforzati molto e chiaramente se si dà un’occhiata al loro roster ci si rende conto che hanno un grandissimo potenziale, ma tutto è possibile. Di sicuro non c’è niente che ci spaventa e non abbiamo paura di nessuno: sappiamo che non sarà facile, ma siamo convinti di avere una buona squadra e che con questa potremo andare lontano». Vale per il Lugano così come per lo stesso Thürkauf, che nei panni di capitano avrà ancora più stimoli per provare a migliorare il bottino personale della scorsa stagione (26 punti, di cui 14 reti, contro i 37 punti, di cui 16 gol, dell’anno prima).

L’ALLENATORE

‘Sono curioso di vedere come sarà in pista’

Può dirsi soddisfatto Luca Gianinazzi, il giorno prima dell’esordio contro il Bienne: in infermeria ci sono infatti solo i sopracitati Joly e Wolf, così il coach bianconero ha solo l’imbarazzo della scelta, soprattutto in attacco, dove dovrà lasciare qualche giocatore in tribuna. Uno di loro sarà sicuramente il giovane Cjunskis (assente all’ultimo allenamento), mentre l’ultimo posto a disposizione se lo giocheranno Patry, Gerber e Cormier. A livello difensivo, invece, come settimo difensore Hausheer è favorito nei confronti di Snellmann, mentre resta aperta la scelta del portiere: come nella passata stagione, verrà fatta solo nel giorno della partita. Stando a quanto visto durante l’allenamento del giovedì, le linee d’attacco potrebbero essere quelle di Verboom, Ruotsalainen e Grandlund, di Carr, Thürkauf e Zanetti e di Canonica, Marco Müller e Fazzini, mentre Arcobello verrebbe schierato al centro della quarta linea con Morini e Walker (le coppie di difesa, invece, saranno quelle di Mirco Müller e LaLeggia, di Alatalo e Peltonen e di Guerra e Andersson, più uno tra Hausheer e Snellmann).

Il primo avversario per i bianconeri sarà un Bienne che ha già nelle gambe il ritmo della Champions League ed è pure uno dei favoriti per il titolo. «È una squadra che fa della velocità la sua più grande minaccia – spiega il trentenne coach del Lugano –. Noi dovremo essere bravi a gestire il disco ed evitare le loro transizioni cercando di imporre il nostro gioco il più possibile. A inizio stagione è difficile fare previsioni: anche il Bienne ha un nuovo allenatore, che avrà cambiato diverse cose nel suo sistema, e sarà interessante confrontarsi sul ghiaccio. Chiaro, i nostri scout li hanno già osservati nelle partite che hanno giocato in Europa, anche se non sempre in Champions le squadre giocano con l’effettivo al completo. Di certo noi siamo pronti, la pianificazione fatta in estate è stata rispettata alla lettera e sono soddisfatto dei passi in avanti fatti come gruppo: adesso sono curioso di vedere come andrà in pista».