Il test di domani sera allo Scandinavium, contro la Svezia, apre l’ultima fase pre-mondiale. In un contingente in cui tutto è in evoluzione
Atterrati nel pomeriggio di martedì a Göteborg, dopo due allenamenti in terra svedese domani sera, alle 19, sul ghiaccio dell’iconico Scandinavium la Svizzera di Patrick Fischer inaugura ufficialmente l’ultima fase di preparazione ai Mondiali di Tampere e Riga, che per i rossocrociati si apriranno sabato 13 maggio con la sfida contro la Slovenia.
Quello contro gli svedesi – che, tra l’altro, non hanno mai perso una partita contro la Svizzera addirittura dall’aprile del 2016 – sarà anche il primo match della quarta e ultima tappa stagionale dell’Euro Hockey Tour (a cui la Svizzera può prender parte grazie alla messa al bando della Russia), che si concluderà nel weekend a Brno dalle sfide contro Finlandia (sabato) e Repubblica Ceca (domenica). Sarà l’ultima occasione che avrà Patrick Fischer per fugare gli ultimi dubbi sulla selezione, ipotizzando che la prossima settimana qualcuno tra Niederreiter, Fiala, Malgin e Josi (anche se per quest’ultimo, reduce da una commozione cerebrale, l’ipotesi sembra piuttosto remota) potrebbe fare la sua comparsa in Nazionale. E non è tutto: l’eventuale gara 7 dei quarti di finale dei playoff Nhl (con ben quattro elvetici in pista con New Jersey, ovvero Meier, Hischier, Siegenthaler e Schmid) è in agenda il 15 maggio, quindi tre giorni dopo l’inizio del Mondiale: venissero eliminati, potrebbero a loro volta essere della partita.
Insomma è tutto in evoluzione, in un roster composto da ben ventotto giocatori, con la concorrenza davvero grande tra i centri (ben sei, dopo l’arrivo di Richard e Haas) e tra i difensori, dove l’impressione è che dopo l’arrivo di Moser da Arizona e Berni da Columbus, data per scontata la selezione di Kukan e Geisser, due tra Fora, Karrer, Loeffel, Marti e Glauser dovranno fare le valigie.