I rossocrociati sono stati nettamente battuti dal Canada nei quarti di finale del Mondiale casalingo a causa di un periodo centrale disastroso
La Nazionale rossocrociata U18 non è riuscita a compiere l’exploit. Chiusa la fase a gironi in terza posizione, nei quarti di finale del Mondiale casalingo la Svizzera si è arresa 7-3 al cospetto del Canada. In assenza di capitano Barlow, la linea protagonista della serata è stata quella di Celebrini: la stella del 16enne, autore di una doppietta e ben due assist, ha brillato assieme a quella di Ritchie e Wood. Alla St. Jakob Arena di Basilea la giovane rappresentativa elvetica ha combattuto alla pari sino alla fine del primo terzo, finito sull’1-1. Poi, nel periodo centrale, ha incassato cinque gol che hanno (de facto) compromesso ogni chance di rimonta.
Scesi sul ghiaccio di casa con grinta, i ragazzi allenati da Jenni hanno rischiato in più occasioni di sbloccare il risultato. Eppure è stato il Canada a firmare il primo punto dell’incontro in powerplay (sulla panchina dei penalizzati Zehnder) grazie a Celerini. I rossocrociati non hanno però perso le speranze, riuscendo a infiammare il pubblico della St. Jakob Arena nemmeno trentaquattro secondo più tardi: Bünzli ha finalizzato una splendida azione corale, impattando il match. Nel periodo centrale sono però stati colpiti a freddo da Ritchie (20’37”) e, nei successivi quindici minuti, da altri tre reti. Il secondo punto personale di Celerini ha pertanto messo prematuramente fine alla serata di Huet (figlio dell’ex bianconero Cristobal), rimpiazzato da Kirsch. Il cambio fra i pali non ha comunque impedito alla rappresentativa della Foglia d’Acero di rimpinguare ulteriormente il parziale. Già, perché l’iniziativa di Wagner in contropiede ha permesso solo di accorciare lo scarto. Non di rimettere in discussione la sfida. La rimonta miracolosa di Pedrazzini e compagni non è infatti riuscita. I rossocrociati hanno così incassato la 12a sconfitta in tredici partite al cospetto del Canada nella storia dei Mondiali.