La Nazionale di Fischer ha disputato l'ultimo allenamento a Oerlikon. Rifinirà la preparazione in Lettonia, Svezia e Cechia. Con una rosa incompleta
La storia si ripete. Come ogni anno prima dell'inizio dei Mondiali, l'attenzione dello staff nazionale e dei tifosi rossocrociati è focalizzata sulle vicende che si svolgono al di là dell'Oceano. Il punto interrogativo non è tanto la forma dei giocatori selezionati da Patrick Fischer, quanto la disponibilità di coloro che militano nel campionato della Nhl. Un dilemma con il quale il tecnico elvetico deve giocoforza convivere. Questa mattina a Oerlikon, i quadri della Nazionale rossocrociata hanno disputato l'ultimo allenamento in terra elvetica, prima di prendere il volo per Riga, dove affineranno la preparazione con amichevoli contro la Lettonia, poi in Svezia e nella Repubblica Ceca. Con un punto interrogativo destinato a non risolversi in tempi brevissimi: la rosa rimane incompleta.
Ovviamente, a mancare non sono soltanto i giocatori che militano negli Stati Uniti e in Canada, ma anche quelli di Bienne e Ginevra, per i quali giovedì è in programma gara 7 della finale dei playoff. Aggiudicato il titolo, alcuni di loro spiccheranno il volo verso la Lettonia e lo stesso si spera possa fare il maggior numero possibile di chi è rimasto estromesso dalla corsa alla Stanley Cup.
Il problema legato ai giocatori della Nhl presenta due chiavi di lettura. Da un lato, come ha precisato Patrick Fischer, «non mi è mai capitato di ritrovarmi in questa situazione, con così tanti giocatori svizzeri che rivestono un ruolo importante nelle loro squadre», segno della crescita di tutto il movimento dell'hockey svizzero; d'altro canto – ed è la seconda chiave di lettura –, il fatto che molti di loro siano ancora impegnati nei playoff, provoca incertezze su una possibile risposta positiva alla convocazione... «Ammetto che nelle ultime notti non ho dormito molto», afferma il tecnico rossocrociato, 27 presenze nel campionato più prestigioso al mondo.
«Se devo essere onesto, in quanto selezionatore spero che molti di loro vengano eliminati in tempi brevissimi. Tuttavia, se metto il cappello da tifoso, sarei ovviamente contento di vederli andare il più lontano possibile nella rincorsa alla Stanley Cup». Lo staff rossocrociato ha un occhio di riguardo per la sfida degli ottavi di finale tra New Jersey Devils e New York Rangers, attualmente ferma sul 2-2. Un'eliminazione dei Devils, libererebbe quattro giocatori papabili per la Nazionale: gli attaccanti Nico Hischier e Timo Meier, il difensore Jonas Siegenthaler e il portiere Akira Schmid. «Le negoziazioni con le franchigie possono iniziare soltanto dopo l'eliminazione», precisa Lars Weibel, direttore delle squadre nazionali. In linea di principio, comunque, tutti gli svizzeri della Nhl si sono detti disponibili per i Mondiali di Riga.
La presenza di Hischier e compagni non è però legata soltanto all'eventuale eliminazione dalla post season. Centrale è diventata pure la questione legata alle assicurazioni, senza ovviamente scordare la condizione fisica e le esigenze contrattuali dei singoli giocatori... «Le assicurazioni per i giocatori sono diventate un tema estremamente complesso – ammette Weibel –. Lo status dei nostri ragazzi all'interno delle squadre è salito alle stelle ed è per questo motivo che le assicurazioni sono diventate sensibilmente più care». È il caso di Timo Meier, il quale a fine stagione sottoscriverà un lucrativo contratto, per cui la sua presenza a Riga è praticamente esclusa. Per quanto riguarda Roman Josi, da diverse settimane è ai box a causa di una commozione cerebrale, ma lo staff della Nazionale rimane ottimista. Secondo Patrick Fischer, il difensore dei Nashville Predators è tornato sul ghiaccio: «Tuttavia, dobbiamo aspettare per capire se tutti i sintomi sono scomparsi e se la franchigia è disposta a liberarlo». Per questi motivi, la selezione svizzera che il 13 maggio esordirà contro la Slovenia ai Mondiali di Riga avrà a disposizione uno o due posti liberi per poter reagire con qualche innesto dell'ultima ora.