La società biancoblù riparte con nuova energia e con un nuovo Ceo. Il presidente Lombardi: ‘Andremo avanti, piaccia o no’
«Sono sei settimane che analizziamo, non sei mesi» dice Filippo Lombardi, in apertura di una conferenza stampa in cui i vertici della società biancoblù parlano di presente e futuro, approfittando dell’occasione per presentare il nuovo Ceo, il belga di origini austriache John Mischkulnig, economista aziendale approdato in Svizzera all’età di diciotto anni, e già direttore della Chocolat Alprose di Caslano. «Siamo di nuovo in questa stessa sala sei anni dopo aver battezzato qui la ricostruzione di questo club – dice il presidente biancoblù –. E siamo qui per ribadire lo stesso impegno: questi sei anni sono passati come un fulmine, e ci siamo preso sei settimane perché eravamo tutti spremuti. Vorrei ricordare alcune cose: dov’eravamo nell’aprile del 2017, allo spareggio con il Langenthal, il terzo in sei anni. In questo periodo abbiamo riequilibrato le finanze del gruppo, abbiamo rilanciato il settore giovanile e coltivato il progetto Ticino Rockets come parte della formazione (che ci è costato e potrebbe ancora costarci, lo sapremo fra un paio di giorni) abbiamo costruito la Gottardo Arena e dismesso la vecchia Valascia e poi abbiamo vinto la Coppa Spengler. Poi c’è la delusione sportiva al termine della stagione 2022/2023, comprensibile ma eccessiva e destabilizzante a causa delle batterie scariche di tutti e di certi commenti acidi e ingenerosi».
Avantì così, insomma. Evidentemente sempre con Luca Cereda in panchina e Paolo Duca nei panni del direttore sportivo, i quali – ricordiamolo – erano comunque entrambi al beneficio di un contratto indeterminato. «Dire che quella del 22/23 sia stata una cattiva stagione ci sembra sbagliato – continua Lombardi –. È stata buona, invece. Chiaro, eravamo tutti molto delusi dopo la sconfitta nel derby. La delusione finale si può capire, ma non può offuscare tutto il resto. Forse l’errore mio, e del Cda, è stato di non dirlo subito. Abbiamo avuto una discussione approfondita e a cuore aperto con lo staff tecnico, e faremo blocco con lui qualunque cosa succeda. Vorrei che ne fossero tutti coscienti. Perdiamo 10 partite di fila? Non mi interessa. Non ci siano speculazioni, da blogger o tifosi: andremo avanti dalla prima all’ultima giornata, e se a qualcuno non andrà bene faccia la tessera altrove».
Quanto al mercato, invece, se ne discuterà in altra sede. «In queste settimane ci sono state alcune speculazioni da parte di qualcuno e che non commenterò – dice il direttore sportivo Paolo Duca –. Ci sono invece un paio di situazioni che sono concrete: una è quella di Chlapik, che ci ha manifestato una certa problematica famigliare, e stiamo vedendo se riusciamo a trovare delle soluzioni. L'altra, invece, riguarda André Heim, e nel suo caso posso confermare un interesse da parte di una certa società (che sarebbero i St. Louis Blues, ndr). Affaire à suivre. Tutto il resto non merita di essere commentato. Di certo, non nella giornata di oggi».