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‘Se siamo solidi dietro, ci creeremo di sicuro delle occasioni’

Il Lugano sul ghiaccio del Ginevra Servette per gara 5 a caccia del break. Luca Gianinazzi: ‘Ho fiducia in tutte e quattro le linee d'attacco’

‘Per diminuire la pressione dovremo attaccare a nostra volta’
23 marzo 2023
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Il Lugano si ritrova praticamente nella stessa situazione dei preplayoff, contro il Ginevra ci si gioca infatti ormai una serie nella serie al meglio delle tre partite. «Adesso dobbiamo vincere una volta su due a Ginevra, la situazione è buona ma per ora ci concentriamo solo su domani», spiega Mirco Müller.

Nell’allenamento mattutino si respirava infatti concentrazione, ma anche leggerezza, aumentata dalla presenza di Mark Arcobello (che ha svolto gli esercizi alternandosi nella linea di Morini, Josephs e Gerber, ma che non ha preso parte alle prove di powerplay): «È sicuramente positivo per noi ritrovare il nostro capitano, più allunghiamo la stagione, più tempo concediamo agli infortunati per recuperare».

Ma in una serie così intensa, soprattutto quando la partita si prolunga oltre il sessantesimo, chi gioca a cosa deve badare? «Sicuramente bisogna mangiare di più quando si va alla lunga, in particolare tanta frutta e barrette energetiche. Poi è importante bere e dormire più che si può».

In gara 4 infatti i bianconeri sono usciti alla distanza, mantenendo più a lungo maggiore lucidità: «Le energie ci sono, aver avuto per due volte due giorni di pausa tra una partita e l’altra ha permesso a tutti di recuperare bene, possiamo essere felici del nostro stato di forma».

Alla fatica delle partite si aggiunge un viaggio non dei più agevoli, almeno per i canoni svizzeri: «Alla fine non è che cambi poi tantissimo viaggiare il giorno della partita o quello prima, però di certo non abbiamo il rischio di trovare colonna e c’è più tempo per prepararsi a livello fisico. Qui la situazione rispetto a Nordamerica e Svezia è diversa, le distanze sono generalmente più corte. Ma la situazione è la stessa per il Ginevra e vedremo come si andrà avanti. Non so però se si sia pensato di andare in aereo o meno».

Per tornare all’hockey giocato, una delle chiavi del successo del Lugano in questo periodo è la solidità difensiva: «A parte in gara 1, difensivamente stiamo giocando molto bene e dobbiamo continuare così. Se continuiamo a essere così solidi in difesa, poi automaticamente ci creiamo delle occasioni in attacco».

Non è dunque un caso che anche il boxplay stia funzionando ottimamente: «In boxplay è da un paio di settimane che abbiamo fatto un passo avanti, nei playoff la situazione è un po’ differente, si dà sempre più gas e le situazioni speciali assumono ulteriore importanza».

E anche la coppia Müller-Wolf ha il suo merito a questo proposito: «Finora abbiamo giocato bene, concedendo ai nostri avversari pochi tiri. Bernd è un giocatore intelligente».

L’allenatore

‘Godiamoci questo momento’

A proposito di Arcobello, Luca Gianinazzi è positivo: «Per Arcobello è stato il primo allenamento con la squadra, ma non sappiamo ancora se giocherà. In ogni caso ha fatto il viaggio verso Ginevra, abbiamo portato quattordici attaccanti e potremo decidere chi scenderà sul ghiaccio. Dipenderà da come reagirà allo stress dell’allenamento, la cosa positiva è che migliora di giorno in giorno. Bennett invece è rimasto in Ticino». Il canadese non si è infatti allenato, così come il connazionale Connolly, mentre Koskinen non è sceso sul ghiaccio, ma si è soltanto allenato in palestra.

Ma la positività dell’allenatore dei bianconeri non è relativa solo alla forma del suo capitano: «La cosa più importante è godersi ogni momento al presente, poi le cose possono andare bene o male, ma il nostro rimane un lavoro privilegiato. In questo momento non bisogna avere ansia per il futuro. Se a inizio serie ci avessero chiesto di firmare per essere in questa situazione penso che lo avremmo fatto quasi tutti, ma adesso l’unica cosa che conta è il presente».

Ci sono però anche degli aspetti decisamente perfettibili: «Possiamo sicuramente fare meglio in powerplay. Anche se il boxplay sta funzionando meglio e in superiorità numerica, come ho già detto, le partite non si perdono, al massimo non si riescono a vincere. Offensivamente possiamo forse creare qualcosa in più, ma la base è la difesa. Inoltre dovremo leggere bene la partita, come fatto in gara 4, poi ogni partita è diversa e bisogna quindi adattarsi a ogni situazione».

Un aspetto invece in cui le premesse sono a favore dei ticinesi sono il minutaggio e la qualità garantiti dalle seconde linee: «Io posso gestire solo il minutaggio dei miei giocatori e sono convinto che a noi ripartire al meglio il tempo di ghiaccio tra le quattro linee sia qualcosa che porterà dei frutti a lungo termine. In questo momento sono soddisfatto di come stanno girando tutte e quattro le linee, ognuna delle quali sta dando il suo contributo e in questo momento sarei in difficoltà a dare meno ghiaccio a una piuttosto che a un’altra».

In particolare in gara 4 è stato molto efficace il “matching” delle linee, che ha permesso agli uomini di Gianinazzi di annullare gli avversari più pericolosi. In gara 5 però questo vantaggio sarà in mano a Jan Cadieux: «Con la fiducia sulle quattro linee si compensa anche l’impossibilità di avere l’ultimo cambio e tutte possono giocare contro tutte».

Cosa bisognerà dunque fare per trovare finalmente il break? «Dobbiamo cercare il più possibile di rimanere fuori dalla panca penalizzati, anche se non è una cosa completamente sotto il nostro controllo, e difendere bene il nostro slot. Secondariamente dovremo metterli sotto pressione, visto che invece qualche volta a Ginevra abbiamo iniziato in maniera troppo timida, dobbiamo ridurre la loro potenza offensiva, attaccando a nostra volta».