Mezzogiorno di fuoco biancoblù, ma alla fine, grazie anche alla doppietta di Formenton e a un Juvonen monumentale lo Sparta è battuto
Per la finale con lo Sparta Praga Luca Cereda recupera Jesse Virtanen in difesa e sacrifica il tredicesimo attaccante Trisconi, il resto della formazione è identica a quella vista all’opera nella semifinale con il Davos.
Le due squadre entrano sul ghiaccio ovviamente attentissime a non fare regali agli avversari, nei primi minuti sono comunque i cechi a tenere il pallino del gioco. Alla prima superiorità numerica però Formenton porta in vantaggio i biancoblù con una bella deviazione. Passano però soli 50 secondi e Tomasek pareggia con un’azione individuale. Ancora il numero 96 mette in ambasce la difesa ospita, ma non trova il gol. Anche Forman in inferiorità numerica si rende pericoloso in ripartenza, mentre l’Ambri trova due tiri di poco a lato con Bürgler e Saarijärvi.
I leventinesi, che hanno avuto meno tempo di riposo rispetto agli avversari, sembrano essere meno brillanti rispetto alle altre partita e al 22’ ci vuole Juvonen per fermare Horak. In superiorità numerica però Repik e compagni permettono a Heed di lanciare Formenton contro Kovar: per l’ex Zurigo non c’è scampo, Ambrì di nuovo in vantaggio. I biancoblù ritrovano fiducia e gestiscono meglio (a parte nel caso di una mischia davanti a Juvonen) la seconda parte di periodo, creandosi con il solito numero 10 un’occasione per allungare in powerplay, ma stavolta Kovar è molto reattivo.
Il terzo tempo si apre con un‘occasione per Formenton, ma Kovar è bravo a salvare con il braccio. In seguito i cechi mettono chiaramente sotto pressione la retroguardia leventinese. Chlapik al 46’ ha comunque un buon tiro, ma si scontra nuovamente su Kovar. Al 50’ viene penalizzato Grassi, ma l’Ambrì si salva, pur col brivido, quando Erik Thorell non riesce a controllare il disco in posizione favorevole. Al 54’ Roman Horak riesce comunque, in seconda battuta, a pareggiare. Poco dopo Forman ha sul bastone il disco del vantaggio ceco, ma Juvonen gli sbarra la strada. Al 57’ Jesse Virtanen tira alto da posizione molto invitante. Lo stesso numero 71 viene invece fermato da Kovar al 59’.
Si va così all’overtime, nel quale Tomasek è il primo a impegnare Juvonen, la grossissima occasione ce l’ha (ancora lui) Formenton, ma Kovar gli dice di no, poi è di nuovo il turno di Tomasek, che è anche sfortunato. Spacek parte a sua volta in contropiede, ma Kovar tiene una volta di più in piedi la baracca e la Spengler si decide così ai rigori. Per i biancoblù segnano Bürgler e Pestoni, per il Praga solo Erik Thorell. Fondamentali anche le quattro parate di Juvonen.
Sparta Praga - Ambrì Piotta (1-1 0-1 1-0 0-0; 0-1) d.r.2-3
Reti: 5’45" Formenton (Chlapik, Spacek/esp. Krutil) 0-1, 6’35" Tomasek (Moravcik, Tomek) 1-1, 23’51" Formenton (Heed/esp. Jooris!) 1-2, 53’53" Horak (Erik Thorell) 2-2. Rigori: Tomasek –, Heed –; Repik –, Bürgler 0-1; Pribyl –, Formenton –; Horak –, Chlapik –; Erik Thorell 1-1, Pestoni 1-2.
Sparta Praga: Kovar, Krutil, Kempny; Miklis, Jandus; Moravcik, Tomek; Bohm; Repik, Sobotka, Forman; Tomasek, Horak, Erik Thorell; Safin, David Vitouch, Buchtele; Dvoracek, Gustaf Thorell, Konecny; Pribyl.
Ambrì Piotta: Juvonen; Heed, Burren; Virtanen, Saarijärvi; Fohrler, Zaccheo Dotti; Fischer, Isacco Dotti; McMillan, Grassi, Formenton; Bürgler, Heim, Kneubuehler; Chlapik, Spacek, Eggenberger; Pestoni, Jooris, Zwerger.
Arbitri: Kaukokari (Fin), Nord (Sve); Nyqvist (Sve), Sormunen (Fin).
Note: 6267 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 4 x 2’ contro lo Sparta Praga; 2 x 2’ contro l’Ambrì Piotta. Tiri in porta: 30-24 (5-6, 11-8, 11-7, 3-2). Sparta Praga senza Polasek, Prikryl, Michal Vitouch, Simon (in soprannumero). Ambrì Piotta privo di Kostner (infortunato), Wütrich, Zündel, Pezzullo, Hofer, Trisconi, Marchand (in soprannumero). Premiati a fine partita quali migliori giocatori in pista, David Tomasek e Alex Formenton.