La selezione della Foglia d’Acero s’arrende all’Örebro e torna già a casa. Brett Connolly: ’Semplicemente non è stata la nostra settimana...’
Ciò che era praticamente impensabile alla vigilia è successo, il Team Canada (che ha vinto quattro delle ultime cinque edizioni) è la prima squadra a essere eliminata dalla Coppa Spengler, dopo la sconfitta per 3-1 con l’Örebro. La rete di DiDomenico ha riacceso la fiammella della speranza, dopo che gli svedesi si erano portati sul 2-0 con Berglund e Öberg, ma Bromé ha chiuso i conti a gabbia sguarnita.
Quali sono i sentimenti dei canadesi, dopo la sconfitta, lo spiega Brett Connolly: «Chiaramente non sono ideali, mi aspettavo tutt’altro a inizio torneo, ma non siamo mai stati capaci di trovare il nostro ritmo e di segnare nei momenti chiave per svariati motivi. Penso però che avevamo una buona squadra, ma in un torneo del genere bisogna iniziare ad andare a tutta fin da subito e noi non lo abbiamo fatto. Dobbiamo anche dare i meriti, al di là della delusione, ai nostri avversari che hanno giocato molto bene».
Questo Team Canada non ha probabilmente trovato la via per rimediare alla poca conoscenza tra i vari membri della squadra: «Anche quella è un’esperienza unica per noi canadesi, con gente che arriva dal campionato svizzero, altri dall’Ahl; c’è stato l’impegno da parte di tutti, ma non è stato il nostro momento. È un momento deludente, ma abbiamo formato un bel gruppo ed è stata un’esperienza arricchente in cui abbiamo anche giocato bene e ho potuto conoscere diversi nuovi compagni».
D’altro canto questa è stata anche l’occasione per trascorrere qualche giorno in famiglia, oltre che con i compagni di squadra Carr e Bennett: «C’era anche mia figlia di tre mesi, oltre a mia moglie e a mio figlio di due anni, è stato un momento speciale, è stato divertente condividere questa esperienza con loro sotto Natale. Con Carr ho giocato praticamente ogni cambio del torneo e siamo stati la linea più produttiva, è più facile avere dei volti noti in una squadra nuova, anche Kris ha sempre dato il massimo quando è stato chiamato in causa».
Chi non ha nulla da rimproverarsi è proprio l’attaccante del Lugano, autore delle prime tre reti della sua squadra (e premiato tra i top 3 del torneo dei canadesi): «Semplicemente non è stata la nostra settimana, abbiamo tanti giocatori che sanno segnare, ma ci è mancato il rimbalzo giusto e di conseguenza un po’ di fiducia».
Ora la testa va già al 2 gennaio e all’impegno in bianconero contro il Losanna: «Mi sarebbe piaciuto giocare anche oggi e domani, ma abbiamo ancora una ventina di partite da affrontare, che saranno cruciali e vogliamo finire bene la stagione, abbiamo tanti buoni giocatori in squadra, ma forse dobbiamo ancora convincerci appieno di questo fatto».