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Quanti sprechi… ‘Stasera dobbiamo compensare’

L’Ajoie coglie i tre punti approfittando degli spazi concessi e della mancanza di concretezza dell’Ambrì. Hofer: ‘Troppo spesso eravamo fuori posizione’.

Una delle numerose occasioni fallite da Pestoni e compagni a tu per tu con Wolf
(Ti-Press/Golay)

Ambrì – Se qualcuno si era illuso che la stagione dell’Ambrì Piotta potesse svilupparsi interamente come nella prima decina di partite, dopo la serata di ieri non avrà problemi a ricredersi. Contro l’Ajoie la truppa di Cereda ha infatti mancato di cattiveria e si è lasciata abbattere mentalmente troppo facilmente dalle reti subite. Eppure erano partiti bene i biancoblù, con il vantaggio di Kneubuehler al 56" (che forse ha illuso i suoi di poter vivere una serata relativamente tranquilla), ma poi i troppi errori, sia in fase di impostazione, sia di finalizzazione hanno spianato la strada all’Ajoie, a partire dal troppo spazio concesso alle due ripartenze costate la doppietta di Brennan nel primo tempo, passando al disco perso in attacco costato la terza rete ospite (deviazione di Schmutz su tiro di Hauert), così come il troppo spazio concesso ad Hazen per incunearsi nello slot e realizzare la rete numero 4. Sull’altro fronte Tim Wolf ha sì avuto tanto lavoro da svolgere (vedi ‘L’annotazione’), ma in tante circostanze il suo lavoro è stato semplificato da scelte errate degli attaccanti leventinesi, da imprecisioni nell’ultimo passaggio o dalla mancanza di pulizia nell’esecuzione dei tiri. A nulla sono dunque servite le reti di Chlapik a due secondi dal quarantesimo (polsino dalla media distanza) e quella di Virtanen, lesto a raccogliere un rebound di Wolf su tiro di Grassi, a cinque minuti dal termine. Tuttavia poi mai i leventinesi hanno dato l’impressione di avere nella manica l’asso giusto per pareggiare, subendo anzi la rete del definitivo ko (nuovamente a firma di Hazen) a porta vuota.

Zwerger e Spacek esempi negativi

Due esempi negativi su tutti sono Dominic Zwerger e Michael Spacek. L’austriaco non ha praticamente azzeccato un passaggio e proprio un contropiede mal gestito da lui ha scaturito la ripartenza giurassiana che, a una manciata di secondi dalla prima sirena, ha permesso a Brennan di firmare il pesantissimo vantaggio ospite. Il ceco invece ha messo tutta l’abnegazione del mondo, ma in troppe circostanze ha preferito cercare, con scarso successo, la soluzione personale, finendo per perdere numerosi dischi che sarebbero potuti essere gestiti meglio. Da salutare invece con soddisfazione il buono stato di forma di Kneubuehler e il ritorno al gol di Virtanen.

Inoltre è durata appena una manciata di cambi la partita di André Heim, fermato da una discata a un dito dopo appena sette minuti, mentre dieci minuti dopo ha dovuto alzare bandiera bianca anche Rocco Pezzullo vittima di un colpo alla testa di Arnold. Tuttavia nessuno degli arbitri ha verosimilmente visto quando accaduto, fatto che ha impedito loro di andare a rivedere la scena al video.

‘L’abbiamo persa nel secondo tempo’

Valentin Hofer descrive i demeriti dei leventinesi: «Potevamo decisamente iniziare meglio, infatti ci siamo creati molte chance, ma il terzo uomo non era mai in posizione, poi abbiamo concesso delle reti in contropiede, quando sapevamo che loro aspettavano solo quello. La partita l’abbiamo però persa nel secondo tempo non sfruttando il powerplay, concedendo ulteriori contropiedi e con una copertura difensiva insufficiente da parte di noi attaccanti».

Stasera sul ghiaccio della capolista Servette, reduce dalla vittoria in rimonta a Lugano, servirà ben altra determinazione per non affondare: «Contro il Ginevra dovremo fare ciò che non siamo riusciti ieri, dobbiamo mettere più energia nel nostro gioco, ma sono convinto che se ci riusciremo avremo la possibilità di tornare a casa con i tre punti».

L’Annotazione

Il ritorno mancato

Dopo essere stato schierato nel primo scontro diretto alla Raiffeisen Arena nel primo turno (vittoria leventinese per 5-4 al supplementare), Damiano Ciaccio è tornato ieri per la prima volta alla Gottardo Arena da ex. Sul foglio partita lo svizzero-italiano era marcato titolare, ma a inizio partita sul ghiaccio si è presentato Tim Wolf. Non sappiamo se quella di Filip Pesan sia stata pretattica o una decisione dell’ultimo momento, fatto sta che la scelta del coach ceco si è sicuramente rivelata azzeccata. Il numero uno dei giurassiani infatti sventa numerose occasioni ai padroni di casa, compiendo in totale quarantotto interventi, molti dei quali decisivi. La leggera sbavatura sulla rete di Chlapik, con il disco sfuggitogli tra i gambali, gli può dunque tranquillamente essere perdonata.

Ambrì Piotta - Ajoie (1-2 1-1 1-2) 3-5
Reti: 0’56" Kneubuehler (Heim, Bürgler) 1-0, 12’38" Brennan (Bozon, Gauthier) 1-1, 19’13" Brennan (Hazen) 1-2, 22’23" Schmutz (Hauert, Leduc) 1-3, 39’58" Chlapik (Spacek) 2-3, 47’31" Hazen (Schmutz) 2-4, 54’59" Virtanen (Grassi, Kostner) 3-4, 58’49" Hazen (Devos/a porta vuota) 3-5.
Ambrì Piotta: Conz; Heed, Isacco Dotti; Virtanen, Burren; Fohrler, Fischer; Pezzullo; Grassi, Kostner, McMillan; Bürgler, Heim, Kneubuehler; Pestoni, Spacek, Hofer; Chlapik, Shore, Zwerger; Trisconi.
Ajoie: Wolf; Leduc, Pilet; Thiry, Brennan; Fey, Hauert; Birbaum; Hazen, Devos, Schmutz; Asselin, Gauthier, Bozon; Sciaroni, Frossard, Romanenghi; Arnold, Macquat, Derungs; Kohler.
Arbitri: Lemelin (Usa), Ruprecht; Fuchs, Gurtner.
Note: 6’304 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro l’Ambrì Piotta; 3 x 2’ contro l’Ajoie. Tiri in porta: 51-28 (8-12, 20-9, 23-7). Ambrì senza Wütrich, Juvonen, Zündel, Marchand (in soprannumero), Zaccheo Dotti (ammalato); Ajoie privo di Garessus, Huber (infortunati), Vouillamoz, Pouilly, Rouiller Bakos (in soprannumero). Ambrì senza Heim dal 7’05" e senza Pezzullo dal 17’46". Al 34’57" palo di Hazen. Al 57’29" timeout chiamato dall’Ambrì che gioca senza portiere fino al 58’49". Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Jesse Virtanen e T.J. Brennan.