Dopo il derby i bianconeri vincono anche alla Ilfis in una partita piuttosto pazza, finita 7-4. Per i bernesi è la tredicesima sconfitta di fila
Dopo il successo nel derby, il Lugano vince alla Ilfis e va in pausa cogliendo il suo diciassettesimo successo pieno, in un venerdì sera in cui si presenta in pista con Irving in porta: a fargli posto tocca a Boedker, mentre Werder è il tredicesimo attaccante. I bernesi invece, sempre decimatissimi, ritrovano Schilt e festeggiano il debutto di Rohrbach, giunto dall’Ajoie.
I bianconeri partono subito alla grande: dopo nemmeno 3’ in powerplay Carr apre le danze. Poco dopo Fazzini parte in break ma il palo gli nega la gioia della rete. La scena si ripete al 7’, stavolta è Josephs a fallire. Un po’ dal nulla, dopo una fase di stasi, al 14’ arriva il pareggio di Pesonen, in sostanza alla prima vera occasione bernese. Sullo slancio Sturny spreca il possibile sorpasso. I ticinesi tentano una reazione, ma Carr al 17’ da buona posizione non riesce a infilare Mayer. La gioa del gol è però solo rinviata di poco, al termina di una bella combinazione, Loeffel può esultare. Ancora prima della pausa arriva anche il 3-1, ottenuto da Herburger con una bella deviazione. Sul finale nuovi brividi per Mayer, con Riva e Thürkauf che dalla corta distanza vanno vicini al quarto punto.
In entrata di periodo centrale Pesonen si guadagna un rigore, ma Irving vince il duello contro il finlandese. Il canadese si ripete al 23’, abile a fermare una conclusione di Petrini. Il portiere bianconero nulla può però al 23’, quando Pesonen in powerplay realizza il secondo punto della serata per i padroni di casa. Nemmeno il tempo di gioire ed ecco la pronta replica luganese: Vedova sottoporta riporta a 2 le lunghezze di vantaggio. Non c’è tregua in questa pazza partita, e poco dopo metà contesa Blaser riporta sotto nuovamente i suoi. La storia si ripete: nemmeno 1’ dopo ecco il 5-3 di Thürkauf. Insomma, le sue squadre sembrano giocare al gatto e al topo, in un match senza acume difensivo e pieno di leggerezze. Una gara che sicuramente piacerà agli spettatori, molto meno ai due tecnici. Sul finire di frazione cade anche la rete del 6-3, di nuovo a opera di Vedova che centra la doppietta.
L’ultimo tempo si apre con un palo di Müller, e sulla ripartenza dei padroni di casa arriva il 4-6 di Pesonen (tripletta per lui). La gara paradossalmente si chiude con quell’episodio. Solo nel finale i Tigers provano a spingere e tolgono pure il portiere, ma Arcobello sfrutta la situazione e segna il punto del definitivo 7-4, per un Lugano che finisce dunque in bellezza prima della lunga pausa olimpica, mentre i bernesi incassano la loro tredicesima sconfitta consecutiva.
Langnau - Lugano (1-3 2-3 1-1) 4-7
Reti: 2’27’’ Carr (Thürkau, Loeffel/esp. Schmutz) 0-1. 13’13’’ Pesonen (Blaser, Petrini) 1-1. 17’49’’ Loeffel (Fazzini, Müller) 1-2. 18’49’’ Herburger (Alatalo, Vedova) 1-3. 22’44’’ Pesonen (Blaser, Greinier/esp. Vedova) 2-3. 23’54’’ Vedova ((Guerra) 2-4. 31’08’’ Blaser (Rohrbach/penalità differita) 3-4. 32’00’’ Thürkauf 3-5. 38’30’’ Vedova (Bertaggia) 3-6. 40’50’’ Pesonen (Grenier) 4-6. 59’46’’ Arcobello (Müller/porta vuota) 4-7.
Langnau: Mayer; Blaser, Grossniklaus; Diem, Schilt; Aeschbach, Leeger; Trachsel; Rohrbach, Grenier, Weibel; Petrini, Schmutz, Pesonen; Lapinskis, Berger, Sturny; Naber, Melnalksnis, Liechti.
Lugano: Irving; Loeffel, Müller; Alatalo, Riva; Chiesa, Guerra; Wolf; Fazzini, Arcobello, Morini; Carr, Thürkauf, Josephs; Vedova, Herburger, Bertaggia; Traber, Walker, Stoffel; Werder.
Arbitri: Lemelin (Can), Fluri; Stalder, Huguet.
Note: 4’577 spettatori. Penalità: Langnau 3 x 2’. Lugano 2 x 2’’. Tiri: 24-37 (7-15, 7-13, 10-9). Langnau senza Elsener, Saarela, Huguenin, Stettler, Zryd, Zaetta, Punnenovs, Erni, Langeneeger (infortunati), Salzgeber, Loosli, Olofsson e Guggenheim (malati). Lugano privo di Herren, Schlegel, Fadani (infortunati) e Boedker (straniero in soprannumero). Al 4’58’’ palo di Fazzini. Al 21’ rigore sbagliato da Pesonen. Langnau dal 55’36’’ al 59’56’’ senza portiere. Al 57’25’’ timeout Lugano, al 58’13’’ timeout Langnau. Premiati come migliori in pista Pesonen e Loeffel.