L’Ambrì va in vantaggio per primo ma alla fine è costretto alla resa. Il Lugano ringrazia l’ala canadese e conforta la sua posizione in classifica
È il canadese Troy Josephs il principale protagonista nel derby numero 245 della storia. In un giovedì sul ghiaccio della Cornèr Arena che si apre subito con una sorpresa: costretto a far senza l’infortunato Niklas Schlegel, McSorley decide infatti di rinnovare la fiducia a quel Thibault Fatton entrato in pista in fretta e furia all’inizio del quarto minuto martedì a Zugo per sostituire il portiere titolare, rinunciando così a schierare il canadese Irving, preservando di fatto il quartetto di giocatori stranieri all’attacco. In un lineup in cui la principale novità è l’inversione nei blocchi tra Fazzini e Boedker, con il primo che per l’occasione torna a far coppia con Mark Arcobello. Sul fronte Ambrì, invece, dopo la buona prova dell’altra sera a Zurigo Luca Cereda decide di riproporre praticamente il medesimo lineup, pur se il coach biancoblù sceglie di girare a 7 difensori e 13 attaccanti, con Incir che torna in formazione nel ruolo di tredicesimo attaccante.
Non appena gli arbitri buttano il puck sul ghiaccio, la partita comincia subito ad animarsi. E ben presto fioccano le prime occasioni: sul fronte bianconero è Loeffel a provare a sganciarsi, ma il servizio di Boedker non arriva. Poi tocca a Kostner andare vicinissimo al gol, imitato poco dopo da un doppio tentativo di Boedker prima e Bertaggia poi. Finché, al 6‘18‘’, il risultato si sblocca davvero: ingaggio vinto dal Lugano nel terzo biancoblù, ma il tiro di Wolf si spegne sui pattini di Moses, e l’involontaria sponda del numero 35 si trasforma nel migliore degli assist per Brandon McMillan, che parte solo soletto ad affrontare Fatton, superato con un micidiale polsino nell’angolo. I bianconeri provano subito a rimediare, e al 9’45’’ si ritrovano con un uomo in più per una trattenuta fischiata a Fischer, penalità che scivola via senza grossi pericoli per Conz. Il pericolo vero, invece, lo corre poco dopo Fatton, quando il Lugano non riesce a liberare il proprio terzo, e un tocco illuminante di Zwerger smarca Pestoni davanti alla porta, e il topscorer biancoblù colpisce un clamoroso palo a botta sicura, al 13’04’’. Poi, però, un errore lo commette anche l’Ambrì, che pasticcia all’altezza della blu, con Bürgler che non riesce ad agganciare il puck, e il Lugano con tre tocchi ‘di prima’ arriva in porta: Fazzini per Morini e da lì ad Arcobello, il quale ruba il tempo all’incolpevole Conz: è l’1-1 al 15’38’’. Gli uomini di McSorley continuano a premere, e al 17’48’’ i biancoblù devono far fronte a un’altra inferiorità numerica, che riescono nuovamente a superare senza apprensioni.
Apprensioni che, invece, colpiscono Thibault Fatton subito in avvio di periodo centrale: il ventenne portiere neocastellano esce dietro la propria gabbia e tentenna al momento di giocare il disco e per poco non si fa beffare dal solito McMillan. Oltretutto, rischiando in un secondo tempo di toccare nella propria porta con il bastone il secondo tentativo di Trisconi. Sul fronte opposto, invece, è Herburger a provarci, ma in mezzo a quattro biancoblù l’austriaco non riesce a concludere. Un po’ la stessa cosa che capita al 25’50’’ a Peter Regin, partito in break dopo che lui e McMillan avevano preso in contropiede Arcobello e Loeffel, ma il ritorno del capitano statunitense del Lugano davanti a Fatton è decisivo. Così un paio di minuti dopo, sul fronte biancoblù, è decisivo Benjamin Conz, che sceglie benissimo il tempo per uscire dai pali e tuffarsi in anticipo su un Arcobello che non riesce a controllare bene un astuto disco buttato in avanti da Alatalo. Al 34‘36’’, invece, gli uomini di Cereda beneficiano della loro prima superiorità numerica. Che per undici secondi è pure doppia, quando Riva colpisce al volo Kostner, mentre sulla panchina dei cattivi già c’è Guerra per una trattenuta. Tuttavia, non solo i biancoblù non riescono a sfruttare l’occasione, nonostante una ghiottissima occasione capitata a Heim, ma a 1’28’’ dalla fine della seconda sanzione si fanno colpire in contropiede: fa tutto Troy Josephs, che dopo aver tolto il puck dal bastone di McMillan in zona offensiva, risale tutta la pista e dopo aver superato Fora con una finta mette il puck dove Conz non può arrivare.
Una nuova penalità sul fronte del Lugano (a Loeffel, per sgambetto, al 38‘43’’) permette ai biancoblù di chiudere il secondo tempo e iniziare il terzo con un uomo in più. Nonostante un’altra buona occasione sul conto dell’attivissimo Heim, l’Ambrì non riesce a sfruttare l’opportunità. E poco dopo Conz è costretto a dire di no a due riprese ai tentativi di Fazzini. Il numero 1 biancoblù, però, al 42’42’’ nulla può su un altro tocco di Josephs: slap dalla linea blu di Loeffel, poi con il corpo il canadese numero 19 tocca imparabilmente davanti al giurassiano, il quale poi se la prende con il proprio bastone, provando a frantumarlo sulla porta. Nonostante i padroni di casa trovino ancora un quarto gol con Arcobello (in powerplay, al 54’01’’) è il punto del 3-1 quello che decide il sesto derby. Che, a questo punto, potrebbe anche essere l’ultimo di questa stagione.
Lugano - Ambrì Piotta (1-1 1-0 2-0) 4-1
Reti: 6’18" McMillan 0-1. 15’38" Arcobello (Morini, Fazzini) 1-1. 36’57" Josephs (esp. Riva!) 2-1. 42’42" Josephs (Loeffel, Müller) 3-1. 54’01" Arcobello (Thürkauf, Carr/esp. McMillan) 4-1.
Lugano: Fatton; Loeffel, Müller; Alatalo, Riva; Chiesa, Guerra; Wolf; Carr, Thürkauf, Josephs; Fazzini, Arcobello, Morini; Boedker, Herburger, Bertaggia; Vedova, Walker, Stoffel; Traber.
Ambrì Piotta: Conz; Hietanen, Burren; Fora, Isacco Dotti; Fohrler, Zaccheo Dotti; Fischer; Trisconi, Kostner, Bianchi; Moses, Regin, McMillan; Bürgler, Heim, Kneubuehler; Pestoni, Grassi, Zwerger.
Arbitri: Stricker, Hürlimann; Steenstra (Can), Wolf.
Note: 5’669 spettatori. Penalità: 7 x 2’ più 2 x 10’ (Traber, Walker) contro il Lugano; 8 x 2’ contro l’Ambrì Piotta. Tiri in porta: 40-24 (12-11, 9-12, 18-2). Lugano privo di Fadani, Herren, Schlegel (infortunati), Irving, Nodari (soprannumero). Ambrì senza Hächler (infortunato), D’Agostini, Dal Pian, Neuenschwander e Pezzullo (soprannumero). Palo di Pestoni al 13’04”. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Troy Josephs e Noele Trisconi.