Bella prova dello statunitense. Cereda: ‘Contenti di lui. Siamo vivi, continuiamo a lottare’
Già autore di una prova incoraggiante al debutto, Steve Moses si ripete contro il Losanna, tornando addirittura ad assaporare il sapore della rete. «Sono fiero del mio ritorno sul ghiaccio dopo l’infortunio patito. Sto lavorando duramente e segnare un gol mi dà quel feeling di essere davvero tornato a fare il mio lavoro, anche se ovviamente prevale la delusione per la sconfitta”, afferma lo statunitense a fine gara. Attivissimo, Moses ha scagliato ben sette tiri nello specchio della gabbia di Stephan. «Avrei dovuto segnare qualche rete in più, ho avuto diverse opportunità, ma non è evidente riadattarsi alla velocità e a determinate situazioni di gioco dopo una lunga pausa forzata. Giocare contro gente che ha nelle gambe una quarantina di partite, incluso le amichevoli, è difficile. Comunque rispetto alla prima uscita stagionale mi sento già meglio e sono contento del mio inizio in biancoblù, ora si tratta di migliorare costantemente, è quello che mi attendo da me stesso».
L’Ambrì tornerà sul ghiaccio solamente venerdi. «Ovviamente avrei preferito giocare già prima, ho bisogno delle partite per ritrovare il ritmo e le sensazioni giuste. D’altro canto però questa mini pausa mi permetterà di comprendere ancora meglio lo stile di gioco e di conoscere più a fondo la nuova realtà in cui mi trovo», conclude il 32enne.
Luca Cereda si rammarica per l’occasione persa. «Il primo tempo insufficiente c’è costato la partita, non sono bastati un buon secondo tempo e un ottimo terzo - esordisce il coach -. In entrata abbiamo perso troppi duelli. La sostituzione di Ciaccio? Volevo scuotere la squadra, il portiere ha pagato per tutti, per lui è sicuramente un colpo duro». Come ci si comporta in questi casi nel gestire la delicata sostituzione? «Sono quelle situazioni e scelte che si discutono a bocce ferme e non ad esempio alla prima pausa. Parleremo con Damiano nelle prossime ore”. Tra le note egregie c’è appunto Moses. «Siamo soddisfatti, ha avuto un buon primo impatto, per lui è difficile arrivare così a freddo dopo tanta inattività, sta portando energia e coraggio». Ultimamente criticato, buona la prestazione del quarto blocco di Trisconi, Bianchi e Kostner. «Rimaniamo in un periodo non ideale a livello mentale e fisico, ciò vale anche per loro tre, ma continuano a spingere e lavorare e in questo senso hanno fatto un passo in avanti anche a livello offensivo, guadagnando pure delle penalità».
L’Ambrì sconfitta a parte, ha dimostrato di non volere mollare. «Certo, siamo vivi, a tre punti dal decimo posto, seppure con qualche partita in più disputata, ma restano 14 gare da giocare, più di 40 punti sono in palio, siamo in lotta per raggiungere uno dei nostri obiettivi stagionali e continuiamo a lottare anche nei momenti più difficili, questa è una delle grandi forze del nostro club». Cereda svela i piani dei prossimi giorni senza match. «Non metteremo il focus su qualcosa di particolare, lavoreremo su tutte le situazioni sul ghiaccio al fine di migliorare e trovare maggiore costanza».
Inizia come peggio non potrebbe l’avventura leventinese a Losanna. Dopo appena 6’ Sekac con una bella deviazione apre le marcature. Nemmeno il tempo di rifiatare e poco dopo ecco l’autorete di Fohrler. Il difensore tedesco devia beffardamente nella propria porta un centro di Maillard. La partita dell’incolpevole Ciaccio finisce dunque già al 7’19’’. Cereda per dare una scossa lo rimpiazza con Conz. Passato lo choc, l’Ambrì comincia a prendere coraggio, ma le occasioni grandi mancano. L’unica è sul bastone di Moses, ma Stephan risponde presente. La musica cambia nel periodo centrale. Gli ospiti sono più produttivi e tonici, al 27’ arriva il gol di Zwerger, favorito dallo splendido assist di Pestoni. Proprio sul più bello, dopo aver superato egregiamente due inferiorità numeriche quasi filate, arriva un’altra mazzata per Fora e soci. Baumgartner al 34’ dimenticato dalla difesa sopracenerina si presenta a tu per tu con Conz e infila il punto del 3 a 1. Tutto finito? Ebbene no. Nei restanti 26’ di contesa i biancoblù salgono in cattedra e in sostanza dominano al cospetto di un complesso casalingo passivo oltremisura. Tante le opportunità da rete e le scene di panico davanti alla gabbia vodese. L’unica segnatura però è quella di Moses al 51’ per il 3 a 2 finale. E così l’Ambrì esce immeritatamente a mani vuota dalla Vaudoise Arena e con tanti rimpianti pensando a quell’inizio di partita davvero maledetto.