Il coach biancoblù si complimenta con i suoi per la reazione sul ghiaccio di Zugo. ‘Non ci siamo fatti prendere dal panico, è stata questa la chiave’
Zugo – Chi la dura la vince! Dopo quattro sconfitte consecutive, in cui i biancoblù avrebbero meritato di raccogliere qualcosa in più, i ragazzi di Cereda si prendono il lusso di espugnare la pista dei campioni svizzeri in carica.
La vittoria non fa una grinza ed è figlia del collettivo, a immagine della brillante prova offerta anche dal quarto blocco. Con abnegazione, spirito di sacrificio e tanto pattinaggio l’Ambrì riesce a sopperire alla differenza tecnica.
La contesa s’incanala subito sui binari ideali. Dopo appena 4’ Grassi sfrutta un errore di Martschini e può esultare. Lo Zugo prova a reagire, ma Conz è bravo a opporsi a Lander. Chi sbaglia paga, e allora poco dopo al 12’ arriva la prima rete stagionale di Incir, favorita da un ottimo assist di Kneubuehler. Gli ospiti in seguito sono bravi a gestire il vantaggio, ma i pericoli sono sempre in agguato, specialmente quando lo Zugo gioca in powerplay. I locali sfruttano due volte la situazione speciale e pareggiano con Hansson al 26’ e Kovar al 30’. Tornano i fantasmi di sabato scorso, dove si era sprecato un vantaggio di ben quattro reti? Ebbene no. Anzi, i leventinesi reagiscono e al termine di una lunga fase offensiva ottengono la rete del 3 a 2 con Hietanen al 38’.
Nell’ultimo periodo Heim e soci gestiscono bene il vantaggio e concedono poco alla corazzata di Tangnes. Al 47’ arriva anche il quarto gettone a opera di D’Agostini. Nel finale, un po’ dal nulla, giunge la rete del 3 a 4 a soli 30’’ dall’ultima sirena con l’Ambrì in superiorità numerica con conseguente finale da brivido, ma stavolta la fine è a tinte biancoblù e i sopracenerini festeggiano. Finalmente è arrivata la vittoria come giusta ricompensa.
«A ranghi completi sul ghiaccio abbiamo giocato molto bene – esordisce Luca Cereda –. Nelle situazioni speciali invece non siamo stati così efficienti, ma nel complesso è un successo meritato e sono contento per i ragazzi».
La più grande risposta dell’Ambrì è stata la reazione dopo aver incassato il pareggio. Non era evidente restare a galla e riprendersi. «Gli ultimi 5’ della frazione centrale sono stati ottimi, la squadra ha accettato di soffrire senza mai farsi prendere dal panico, questa è stata la chiave della sfida».
Il 40enne non ha mai avuto il timore che la sua squadra potesse disunirsi dopo essere stata riagguantata? «No, siamo rimasti tutti calmi e sereni, in primis ovviamente i giocatori sul ghiaccio. Sono stati molto bravi a non mollare la presa». Positiva anche la prestazione del pacchetto stranieri. Hietanen e D’Agostini sono andati in rete, McMillan ha svolto come di consuetudine una grande mole di lavoro e Regin è stato spesso nel vivo dell’azione mostrando personalità e vincendo anche l’importante ingaggio dopo avere subìto il terzo gol. «Esatto, hanno giocato bene, sono stati tranquilli e lucidi, aggiungerei che la terza segnatura ad esempio è arrivata dopo una bella azione precedente di Regin. Questo suo spunto ha dato coraggio a tutta la squadra».
Tre punti preziosi che aiutano anche a preparare le prossime sfide con maggiore tranquillità. «Ci aspetta un weekend durissimo contro gli Zsc Lions e poi a Davos. All’interno dello spogliatoio e della società la serenità c’è e c’è sempre stata, spero che questa vittoria aiuti a portarla un po’ anche all’esterno», conclude il coach.