Hockey

‘A volte non ci siamo con la testa, ma questo k.o. è immeritato’  

Alatalo torna sulla sconfitta di sabato a Berna. Ora la pausa dedicata alla Nazionale: ‘Speriamo di riportare un po’ di entusiasmo in Ticino’

Il numero 22 dei bianconeri prova a tenere a bada gli Orsi
(Keystone)
7 novembre 2021
|

Settima sconfitta nelle ultime otto partite e decimo posto. Il Lugano va alla prima pausa dedicata alla Nazionale decisamente deluso. I risultati non sono all’altezza delle aspettative, anche se contro il Berna in fin dei conti, nonostante la sconfitta, la prestazione è stata una delle più decorose degli ultimi tempi. «Avremmo meritato di più, è stata una partita molto equilibrata – afferma Santeri Alatalo –. In entrata di contesa il Berna è stato più pericoloso, però con il passare dei minuti siamo migliorati e abbiamo creato più occasioni». Se il Lugano fosse stato in un posto di classifica più confortevole, probabilmente avrebbe portato a casa la vittoria. «Sì, è una di quelle tipiche situazioni così: quando sei in una fase negativa, la cosa più difficile è ottenere quel successo che ti permette di uscire da una spirale difficoltosa», continua il difensore.

I primi mesi in bianconero non sono stati come se lo immaginava. «Ci aspettavamo di più: abbiamo un buon team, un buon coach, insomma, tutto ciò che c’è ci necessita per fare bene. Si vede però che non siamo ancora un top-team; a volte ci sono serate in cui non ci siamo con la testa e questo ci costa tanti punti. Anche a livello personale non posso essere contento, quando giochi venti o venticinque minuti a partita e la tua squadra perde, vuol dire che non hai fatto il tuo lavoro a puntino e non puoi essere soddisfatto. Devo assolutamente migliorare».

Ora il 31enne si unirà alla Nazionale rossocrociata. Fa bene cambiare aria, oppure visto il momento delicato, sarebbe stato meglio restare a Lugano? «Entrambe le opzioni sono valide, ma vado volentieri ad affrontare i migliori giocatori europei. Siamo ben sei i giocatori bianconeri convocati, possiamo sicuramente apprendere tante cose nuove e riportare un po’ di entusiasmo e spinta in Ticino», conclude Alatalo.

L’allenatore Chris McSorley analizza la partita. «Creiamo molto, facciamo tanti tiri, ma purtroppo i risultati non arrivano». Il tecnico resta fiducioso. «Sono convinto che dopo la pausa riusciremo a incanalare risultati positivi, la squadra finora ha lavorato duro, ci ha messo il fisico, ha seguito il gameplan senza essere ricompensata. L’intera organizzazione merita risultati migliori. La pausa arriva al momento giusto, recupereremo elementi importanti come Schlegel, Loeffel e Carr, saremo una formazione più forte». Sabato ha sorpreso l’esclusione di Libor Hudacek. «Venerdì lui c’era e abbiamo perso, contro il Berna, senza di lui il risultato non è cambiato. Un allenatore cerca sempre di trovare la chimica giusta. Gli stranieri alla Postfinance Arena mi sono piaciuti». La parola d’ordine del canadese è non mollare. «Dobbiamo continuare a lavorare duro e restare uniti, è imperativo supportarsi a vicenda. L’inizio di campionato difficile? Non me lo sarei mai aspettato, ma non è la prima volta che succede, ho l’esperienza necessaria per gestire questa situazione», conclude McSorley.