Hockey

‘Con la velocità si batte la perfezione’

L'Ambrì Piotta vuol cambiar marcia. Luca Cereda: ‘L'attitudine, da sola, non basta: per crescere dovremo essere più rapidi’

Poco più di un mese all'inizio della nuova stagione (Ti-Press)
3 agosto 2021
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«Abbiamo una squadra che ha voglia di lavorare, e questa è una buona base su cui poter costruire». L'incipit è quello di coach Luca Cereda, che da lunedì è al lavoro con il suo Ambrì Piotta nel 'camp' estivo che ha nella Raiffeisen BiascArena il fulcro delle sue attività. Già, perché nell'estate che condurrà i biancoblù alle soglie della stagione 2021/22, il tecnico di Sementina vuol prendere per mano il gruppo per salire un altro gradino sulla scala dei progressi: «L'accento lo metteremo sulla velocità, perché è sotto questo aspetto che possiamo e vogliamo fare un ulteriore passo avanti. L'attitudine, punto cardine su cui abbiamo lavorato nelle passate stagioni (e sul quale continueremo a fare leva anche nel presente e nel futuro) è fondamentale, certo, ma da sola non basta. Ci vuole appunto anche la rapidità. Intesa come velocità nel pattinaggio e nell'esecuzione, sì, ma anche nelle mani quando siamo in possesso del disco e, non da ultimo, di lettura del gioco. Magari sbaglieremo un po' di più, almeno all'inizio, ma sul lungo andare siamo persuasi che sarà scelta pagante. Del resto è con questa arma che si riesce ad avere la meglio di un avversario che gioca un hockey magari più perfetto del tuo...». Per rafforzare la sua tesi, Cereda cita come esempio Djokovic, protagonista di una straordinaria annata sul fronte del tennis: «Nole quest'anno è stato capace di elevare ulteriormente il suo livello, fino a toccare un picco davvero incredibile. Ci è riuscito grazie in particolare alla testa: ha saputo elevare la sua rapidità nella lettura del gioco, anticipando i colpi dell'avversario, e ciò gli ha permesso questo ulteriore step nella sua crescita sportiva. Ed è appunto ciò che vogliamo fare anche noi. L'errore più grosso che si può commettere è quello di non muoversi, attendendo passivamente le mosse dell'avversario: in queste settimane lavoreremo perciò allo sviluppo di un nostro gioco e di una nostra identità, forgiando una squadra propensa ad attaccare e a cercare di imporre il proprio gioco».

Dal lato pratico, quella che si è aperta lunedì a Biasca è la prima di un blocco di tre settimane di allenamenti intensi. Nel menu quotidiano di Zwerger e compagni ghiaccio al mattino, seguito nel pomeriggio da palestra e partitella conclusiva (dove oggi in gol ci sono andati Kozun, Isacco Dotti, Bürgler e Heim). Assenti nella sessione pomeridiana Fora (impegnato con il 'kick off' della Nazionale), Incir (malaticcio dopo il vaccino) e i convalescenti Ciaccio, D'Agostini e Bianchi. «Archiviate queste tre settimane incentrate sull'intensità faremo una breve pausa, per poi entrare nell'ultima fase di avvicinamento alla nuova stagione: due settimane e mezzo di allenamenti mirati a trovare la giusta condizione».

Müller e i paletti da rispettare

Sulla qualità della rosa, Cereda non ha dubbi: «Personalmente sono molto soddisfatto di come ci siamo mossi sul mercato, considerando che lo abbiamo dovuto fare confrontandoci con lo slalom tra i paletti fissati dalla particolare situazione economica. Questa è una squadra che sulla carta ha qualità, una qualità che ora, come staff stiamo lavorando per affinare ulteriormente». Al capitolo Müller, partito per Zugo, il tecnico biancoblù precisa: «Nei colloqui di fine stagione siamo stati chiari con Marco, e lui ha fatto altrettanto con noi. Da un lato c'era (e c'è tutt'ora) la nostra volontà di iniziare la stagione con cinque stranieri (anche in considerazione che D'Agostini non sarà a disposizione ancora per diverse settimane, ndr), ma dall'altra c'erano i paletti da rispettare imposti dalla Confederazione, visti gli aiuti straordinari per la pandemia che ci sono stati erogati. La soluzione più logica per tutti era dunque quella che Müller tentasse una nuova avventura altrove, volontà del resto espressa anche dal diretto interessato». Sul ventilato arrivo di un quinto straniero torna anche il direttore sportivo dell'Ambrì Piotta Paolo Duca: «Dev'essere una scelta ponderata, che idealmente contiamo di concretizzare entro fine agosto, in modo che il nuovo arrivato abbia il tempo necessario per inserirsi nelle dinamiche di squadra prima dell'ingaggio d'apertura della nuova stagione». Una nuova stagione che per l'Ambrì Piotta si aprirà venerdì 10 settembre a Zurigo, con il primo impegno casalingo, nella nuova pista, l'indomani contro il Friborgo.