Hockey

Il derby dei colpi di scena lo vince il Lugano

Due volte in avanti, il Lugano si fa rimontare e superare dall'Ambrì. Che però nel finale la combina grossa. Alla Cornèr Arena finisce 6-4

Ed è ancora festa bianconera (Ti-Press)
26 marzo 2021
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È una piega chiara quella che prende nei venti minuti iniziali il derby numero 239 della storia (e l'ultimo di questa stagione regolare). Ed è una piega che sorride agli uomini di Serge Pelletier, che riguadagnano gli spogliatoi per prima pausa avanti di due reti. Sul ghiaccio con Josephs al suo esordio in bianconero al posto dell'acciaccato Lajunen e con il rientrante Riva, i padroni di casa partono subito spingendo forte. E si creano già nei minuti iniziali un paio di buone occasioni per sbloccare il punteggio. Per il gol devono tuttavia attendere il 7'05", quando Ciaccio, preferito a Conz, si fa battere da un diagonale teso di Fazzini che s'insacca a fil di palo. L'Ambrì prova a replicare, e poco dopo Müller si procura una buona opportunità per pareggiare, ma dopo essersi liberato per il tiro, il numero 13 dei leventinesi conclude sul portiere. Nulla da fare nemmeno nella prima occasione di giocare con l'uomo in più per gli uomini di Cereda, che durante quei 120 secondi con l'uomo in più non chiamano nemmeno una volta in causa Schlegel. C'è più lavoro, invece, sull'altro fronte per Ciaccio, che al 12'36" sventa una pericolosa minaccia di Boedker. Poco dopo, quando è il Lugano a giostrare con un uomo in più, Heed centra il palo, imitato poco dopo da Boedker: il raddoppio è nell'aria, e arriva al 17'41" con la firma dello stesso danese, che raccoglie un rebound di Ciaccio su precedente tiro di Bürgler.

Prima la doppia rimonta e poi il sorpasso biancoblù

È però tutta un'altra musica quella del secondo tempo, che si apre subito con la rete di Fischer che dimezza lo scarto per i suoi. Il numero 90 dei biancoblù trafigge Schlegel (forse coperto da Zwerger) con un bel tiro teso dalla distanza. E sul 2-1, la manovra dell'Ambrì Piotta riprende vigore, fruttando anche il 2-2, siglato da Perlini con un potente slap rasoghiaccio che manda il disco in fondo al sacco dopo aver fatto il... flipper con i pali. Ma il ritrovato pareggio dura però lo spazio di nemmeno due minuti, perché il Lugano torna a fare gara davanti grazie a una deviazione con la gamba di Josephs sul tiro dalla distanza di Heed (con Müller espulso): 3-2. L'Ambrì però non ci sta, e con Fora (pure con un uomo in più) ristabilisce la situazione di parità. E dopo due rincorse, gli uomini di Cereda nel finale del secondo tempo (al 37'59") vanno per la prima volta avanti nel punteggio grazie a Müller, ben pescato al centro da Kostner.

Nuovo ribaltone con... frittata dei leventinesi

I bianconeri iniziano così il terzo periodo negli inediti panni degli inseguitori, con un Ambrì che dopo aver il comando nel punteggio, sembrano anche più sicuri nella loro manovra, e riescono anche a superare indenni una delicata inferiorità numerica provocata da uno sgambetto di Novotny. A una decina di minuti dalla terza sirena è poi Schlegel a tenere in partita i suoi, togliendo dal bastone di Trisconi disco del possibile 3-5. Poi per l'Ambrì arriva un'altra fase delicata, quando il rientrante Nättinen si fa espellere per un copo di bastone ai danni di Josephs: i bianconeri provano a stringere d'assedio Ciaccio, senza tuttavia riuscire a batterlo. E allo scadere della penalità sul conto del finlandese, gli uomini di Pelletier si ritrovano con meno di tre minuti. Ma bastano appena 4 secondi a Heed per riportare tutti in parità. E poi, in situazione di penalità differita, i biancoblù fanno la frittata: un passaggio a ritroso d i Trisconi non controllato da Fischer va a finire nella porta lasciata sguarnita da Ciaccio, regalando la rete del nuovo sorpasso, quello definitivo, al Lugano. Che poi con Suri abbellisce ulteriormente il punteggio, dandogli la forma definitiva: 6-4.

Lugano - Ambrì Piotta (2-0 1-4 3-0) 6-4

Reti: 7'05'' Fazzini 1-0. 17'31'' Boedker (Bürgler, Heed) 2-0. 20'59'' Fischer 2-1. 23'56'' Perlini (Zwerger) 2-2. 25'50'' Josephs (Heed, Arcobello/esp. Müller) 3-2. 29'51'' Fora (Zwerger/esp. Arcobello) 3-3. 37'59'' Müller (Kostner) 3-4. 57'07'' Heed 4-4. 57'35'' Sannitz (autorete Trisconi, penalità differita contro il Lugano!) 5-4. 59'40'' Suri (a porta vuota) 6-4.

Lugano: Schlegel; Heed, Wellinger; Loeffel, Chiesa; Wolf, Nodari; Riva; Bürgler, Arcobello, Boedker; Fazzini, Morini, Suri; Lammer, Herburger, Josephs; Zangger, Sannitz, Haussener; Romanenghi.

Ambrì Piotta: Ciaccio; Fora, Isacco Dotti; Hächler, Fischer; Fohrler, Zaccheo Dotti; Ngoy; Trisconi, Kostner, Mazzolini; Zwerger, Flynn, Perlini; Grassi, Novotny, Müller; Incir, Dal Pian, Kneubuehler; Nättinen.

Arbitri: Tscherrig, Stolc (A); Fuchs, Gnemmi.

Note: partita a porte chiuse. Penalità: 5 x 2' + 2 x 10' (Fazzini e Zangger) contro il Lugano; 4 x 2' contro l'Ambrì Piotta. Tiri: 40-39 (12-9, 10-20, 18-10). Lugano privo di Lajunen, Bertaggia, Traber, Lajunen, Walker (tutti infortunati), Antonietti (in soprannumero), ma per la prima volta con il canadese Troy Josephs; Ambrì Piotta senza Goi, Bianchi (infortunati), D'Agostini (stagione finita), Östlund, Pinana, Cajka, Joël Neuenschwander, Rohrbach e Pezzullo (in soprannumero). Al 14'43'' palo colpito da Heed. Al 59'19'' timeout chiesto dall'Ambrì, che gioca senza portiere dal 57'50'' al 59'19'' e dal 59'28'' al 59'40''. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Tim Heed e Brendan Perlini.