Il direttore generale dei biancoblù Nicola Mona si dice soddisfatto di quanto statuito dal Governo in materia di aiuti allo sport
«Finalmente una bella notizia - è il commento di del direttore generale dell'Ambrì Piotta Nicola Mona alla decisione odierna del Consiglio federale in merito agli aiuti straordinari a favore dello sport per la grave situazione venutasi a creare a causa della pandemia di coronavirus -. Ci voleva dopo giorni in cui sono quelle negative a susseguirsi una dopo l'altra. Oltre a essere stata ribadita, e stavolta pure confermata nero su bianco, la volontà di sostenere con un contributo tanto le leghe quanto i singoli club, il Consiglio federale ha soprattutto colto il messaggio della necessità di agire con urgenza, cosa che dovrebbe portare a rendere tutto l'iter un po' più spedito: immagino che ne giro di poche settimane si potrà insomma accedere a questi contributi».
Sulla necessità di far capo a questi aiuti, Nicola Mona non ha dubbi: «Non abbiamo scelta: vista la situazione non possiamo non farvi capo. Ora come ora, sul piano economico l'emergenza concerne la mancanza di liquidità, ragion per cui il prestito va benissimo. Anzi, rappresenta una necessità... Venendo a mancare introiti regolari, l'unica forma possibile per avere della liquidità a disposizione è proprio questa». Con la speranza che, un giorno o l'altro, questo prestito a interessi zero possa poi tramutarsi in un contributo a fondo perso: «Beh, quello sarebbe sicuramente l'ideale: il fatto che anche il Consiglio federale abbia raccolto il nostro invito a entrare in materia sulla possibile conversione da prestito a contributo a fondo perso è sicuramente un'ulteriore bella notizia. Logicamente questo è un processo ancora lungo, e per arrivare fino a quel punto ci saranno diversi criteri da ottemperare. Restiamo comunque ottimisti e positivi, confortati dal fatto che sin qui quanto ci era stato promesso a parole, il Consiglio federale ha effettivamente mantenuto. Ora si tratta di rimanete sani (dal profilo della salute ed economicamente, e continuare a giocare».
Ma senza smettere di lavorare dietro alle quinte: «No, infatti. Quello dell'eventuale permuta dei prestiti in contributi a fondo perso è un discorso che porteremo avanti come Lega; un lavoro che verrà fatto con dati concreti e non teorici, perché continuando a giocare così, praticamente senza pubblico, la situazione economica di ogni club non può che peggiorare. Andremo insomma avanti passo per passo, cercando di fare leva anche sulla situazione attuale».
Come deciso settimana scorsa, il nuovo punto alla situazione come Lega verrà fatto il 2 dicembre: fino al giorno prima il campionato andrà avanti in ogni caso. Alla luce di quanto deciso oggi, sono dati tutti i presupposti per andare oltre quella data o ci sono altri criteri che vi aspettate che siano soddisfatti? «Adesso è forse un po' presto per avere un'idea concreta di quali saranno gli scenari dopo il 2 dicembre. Di certo ne discuteremo ancora tutti assieme nei prossimi giorni, partendo dal presupposto che il passo fatto oggi dal Governo va nella direzione giusta. Ciò che posso dire è che per noi, come Ambrì Piotta, è doveroso continuare la stagione. E come noi la pensano anche diversi altri club, ma non tutti: per questo torneremo a parlarne e a rivalutare la situazione anche in base a quanto deciso oggi dal Consiglio federale».