In una Valascia deserta per forza, i biancoblù di Cereda ritrovano i tre punti mandando al tappeto il Davos. Di Goi, Hofer e (a porta vuota) D'Agostini, le tre reti biancoblù
Dopo cinque partite senza successi (l'ultimo risaliva infatti alla sfida col Berna a fine gennaio), l'Ambrì ritrova i tre punti alla vigilia del derby che, domani, metterà fine alla regular season. Una vittoria importantissima in ottica playout, pur se arriva in un ambiente a dir poco surreale, siccome a bordo pista – per forza, visto che si gioca a casse chiuse – a parte gli inservienti e gli addetti ai lavori, non c'è davvero nessuno. A parte i (numerosi) infortunati che vanno a riempire un'infermeria biancoblù in cui stavolta c'è anche il ceco Jiri Novotny, influenzato, ciò che spalanca le porte del lineup allo sloveno Robert Sabolic. Mentre sul fronte grigionese Christian Wohlwend per l'occasione decide di concedere un turno di riposo sia allo svedese Nygren, sia all'americano Palushaj.
Nonostante tutto, però, in pista all'inizio si vede soprattutto il Davos. Che si diverte a far girare il disco, mentre l'Ambrì soprattutto deve preoccuparsi di contenere. Finché, in avvio di periodo centrale, i ruoli si invertono. Con l'Ambrì che per prima cosa trova il gol d'apertura, grazie a Trisconi che pesca il liberissimo Goi davanti al portiere Aeschlimann, al 21'26'', e poi continua a lavorare con brio, confezionando un invidiabile numero di occasioni da rete. Su tutte quella clamorosa capitata a Flynn, in shorthand, al 31'. Tuttavia i biancoblù peccano in fase di concretizzazione, e così il Davos riesce ad arrivare alla seconda pausa limitando i danni.
Nel terzo periodo, però, l'Ambrì non molla la presa. E a furia di insistere alla fine arriva anche la seconda rete, con Hofer che, imbeccato da Plastino, attende il momento buono per piazzare il puck tra i gambali di Aeschlimann, al 50'42''. Prima del definitivo 3-0 di D'Agostini a porta vuota.