I bianconeri reggono la pressione del Bienne e tornano in Ticino con due punti, grazie al gol Ohtamaa nel prolungamento. Con Müller grande protagonista
Alla Tissot Arena Kapanen schiera per la prima volta in questo campionato Stefan Müller fra i pali, mentre mantiene il resto della formazione invariato rispetto a ieri. E se venerdì il Lugano aveva dominato sin dall'avvio, a Bienne i bianconeri applicano la strategia inversa, ma il risultato è lo stesso del giorno prima, con i bianconeri che vanno in vantaggio alla pausa: prima segna Klasen al primo tiro in porta, con un delizioso il suo polsino incrociato, e dopo il pareggio di Schneider in powerplay Walker realizza l’1-2 con un backhand a fil di palo. Il resto del tempo è dominato dal Bienne, ma il Lugano si difende con ordine, rischiando veramente solo su un assolo dell’ex di turno, Luca Cunti.
Anche il secondo terzo si disputa prevalentemente dalle parti di Müller, che tuttavia non corre troppi rischi ed è bravo a sventare le occasioni più pericolose dei giallorossi. Per sbloccare la situazione ci vuole quindi una penalità per troppi giocatori fischiata al Lugano e rapidamente sfruttata da Salmela, che sorprende l’altrimenti eccellente Müller con un polsino dalla blu. A quel punto i ticinesi reagiscono e capiscono che restare sempre in difesa è rischioso e riescono a spezzare la pressione dei Seeländer, i quali vanno comunque ancora vicini al gol con Schneider. Clamorosa la statistica dei tiri che segna 15 a 2 (e un totale di 26 a 7) al quarantesimo.
Rathgeb porta meritatamente in vantaggio i padroni di casa in entrata di terzo tempo: per il Lugano potrebbe essere il gol fatale, e invece no. Passano appena 34 secondi e Lajunen smarca Zannger libero sul secondo palo ed è 3 a 3. Il Lugano ha poi a disposizione la sua prima superiorità dell’incontro, ma ad andare vicino al gol è Gustafsson fermato in un testa a testa da Müller. La partita da lì in poi si fa più equilibrata, anche se è il Bienne a tenere in mano il pallino del gioco. Dal canto suo il Lugano – che al 50' deve farei conti con l’infortunio occorso a Julian Walker - va vicino al gol risolutore con Fazzini.
La decisione arriva al supplementare, dopo che Müller aveva già parato un rigore a Schneider al 61’17”, mentre al 63’ è il palo a negare il gol a Hügli. A un minuto dalla sirena tocca a Ohtamaa fare la differenza, superando Hiller sul primo palo con un bel polsino