Ad Austin, in Texas, succede un po’ di tutto, ma alla fine a trionfare è il campione del mondo, davanti a un generoso Hamilton e alla Ferrari di Leclerc
È un’altro pomeriggio da dimenticare per le Rosse di Maranello. Che sull’asfalto texano di Austin hanno in Carlos Sainz il primo della griglia, ma il Gran Premio statunitense dell’iberico dura appena qualche centinaio di metri: dopo essersi subito fatto passare da un Verstappen che lo brucia in partenza, il ferrarista in uscita dalla prima curva si fa centrare dalla Mercedes di Russel e finisce fuori gioco («credo di aver forato» dice alla radio, prima di dover gettare la spugna poiché la sua monoposto è danneggiata sulla fiancata di sinistra).
Davanti, intanto, Max Verstappen è libero di spingere, mentre alle sue spalle l’altra Ferrari di Charles Leclerc a poco a poco risale la china, fino a riportarsi in zona podio. Finché al giro numero 20 Bottas finisce dritto nella ghiaia, costringendo la safety car a entrare in pista. E non sarà l’unica volta: due giri più tardi, appena dopo l’uscita di scena della Safety, in pieno rettilineo tra la curva 11 e 12 Fernando Alonso quasi decolla, finendo sopra la ruota posteriore sinistra dell’Aston Martin di un Lance Stroll che si sposta all’ultimo momento, e per sua fortuna l’impatto con il guardrail dello spagnolo avviene con la fiancata della monoposto: la domenica del canadese si chiude lì, mentre Alonso riesce miracolosamente a guadagnare la via dei box per cambiare il musetto.
Tornando a Charles Leclerc, il momento tanto atteso dal Cavallino arriva nel corso del trentesimo giro, quando il monegasco prova nuovamente l’attacco al terzo posto di Perez, e riesce infilare la Red Bull del messicano con un sorpasso tutto da gustare, coronando una rimonta che l’ha visto tornare sui primi dopo essere partito dalla dodicesima posizione. Ma il momento ‘clou’ deve ancora arrivare: succede tutto al trentaseiesimo giro, con Max Verstappen che risponde al cambio gomme anticipato da Lewis Hamilton. Stavolta, però, al box della Red Bull succede il ‘patatrac’, ma una delle quattro pistole (quella dell’anteriore destra) non vuol saperne di funzionare, e quando il venticinquelle pilota nativo di Hasselt torna in pista è addirittura sesto, passato anche da Leclerc, dopo aver lasciato sul campo ben undici secondi. A quel punto si accende non soltanto la lotta ai piedi del podio tra Verstappen e Leclerc, con l’olandese che riesce a passarlo al secondo tentativo, ma pure in vetta al Gran Premio, dove Sebastian Vettel per qualche chilometro si ritrova davanti, ma al 41esimo giro deve cedere strada alla Mercedes di Lewis Hamilton. L’inglese rimane lì finché può, ma a cinque giri dal termine nulla può nel duello con la Red Bull del campione del mondo, che va a imporsi anche sul Circuito delle Americhe. Mentre la sua scuderia torna a vincere il Mondiale costruttori.