Nel 2020 il primo Gp del Vietnam fu cancellato dalla pandemia e poi mai più riproposto. E ora la pista è caduta in disuso.
Con il campionato 2022 ormai deciso, lo sguardo degli appassionati di Formula 1 si volge già alla stagione ventura. Il programma è sempre denso, ma sono anche tanti i circuiti che non ospiteranno nessuna gara. Tra di loro quello di Hanoi, protagonista di una storia abbastanza curiosa. La città doveva accogliere il Circus nel 2020, ma la prima edizione del Gp del Vietnam era stata annullata a causa della pandemia e in seguito la gara non è più stata inserita nel calendario. Chiuso al pubblico e sommerso da plastiche e altri rifiuti: il circuito automobilistico di Hanoi è in disuso e le speranze che la capitale vietnamita possa un giorno accogliere un Gran Premio di Formula 1 diminuiscono.
Oggi le tribune sono state smantellate e il circuito è perlopiù deserto, a eccezione di qualche ciclista amatoriale che si intrufola per approfittare di uno dei pochi spazi liberi in una città oppressa dal traffico. Superata la recinzione metallica, i motociclisti, onnipresenti ad Hanoi, si sono già riappropriati degli pneumatici che delimitavano il circuito.
In mezzo crescono dell’erba ingiallita, varie erbacce e si accumulano rifiuti portati dal vento, attorno a una pista ancora nuova della lunghezza di 5,565 km, con ventidue curve. Le lettere che compongono la scritta "Vietnam" sono ancora visibili sull’asfalto.
Nel 2018 il Vietnam aveva siglato un accordo di dieci anni con gli organizzatori del Campionato, con l’intenzione di sfruttare l’immagine lussuosa di questo sport per rimodellare l’immagine della sua capitale, riflettendo lo scollamento economico del Paese. I costi di 60 milioni annui, erano interamente sulle spalle del più grande consorzio privato del Paese, VinGroup, che voleva impressionare tutti con una gara notturna.
Pochi mesi dopo l’annullamento dell’edizione del 2020 il sindaco della città, Nguyen Duc Chung, uno dei principali sostenitori del Gran Premio, era stato arrestato e condannato a dieci anni di prigione per corruzione. «Senza Chung il futuro della corsa di Hanoi è oscuro» aveva allora ammesso all’Afp una fonte vicina al dossier. Secondo quanto riportato dai media locali, le autorità cittadine hanno escluso di ospitare la gara tra il 2022 e il 2029, ma interrogati dall’Afp si sono rifiutate di confermare la notizia.
C’è delusione fra gli appassionati vietnamiti di Formula 1, che vedono il loro sport preferito allargarsi in nazioni come l’Arabia Saudita, il Bahrein o l’Azerbaigian. «Questa sarebbe stata la mia prima occasione per vedere dal vivo dei piloti, delle macchine di Formula 1 e delle squadre da corsa, volevo scoprire cosa significa assistere a un Gran Premio seduto in tribuna – racconta il 23enne Bui Viet Giang –. Mi dispiace che la gara non abbia avuto luogo, spero possa essere ripresentata in futuro».
Tra i piloti la gara vietnamita non avrebbe invece fatto l’unanimità, come raccontato dal britannico Lewis Hamilton, nel 2018, alla Bbc: «Abbiamo avuto un Gran Premio in Turchia al quale non è venuto quasi nessuno, la gara è stata ottima, il weekend altrettanto ma la presenza di pubblico ridotta», aggiungendo poi di vedere più di buon occhio l’aumento dei Gran premi in nazioni con una buona tradizione automobilistica, piuttosto che di espandersi verso nuovi mercati.