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‘Fa male, ma usciamo a testa alta’

Tutti concordi sulla qualità della prestazione offerta contro l'Inghilterra e in tutto il torneo. Akanji: ‘Sento di aver deluso squadra e paese’

6 luglio 2024
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La Germania, decisamente, non porta bene alla Nazionale svizzera. Come nel 2006, i rossocrociati tornano a casa senza aver subito l'onta della sconfitta, con due vittorie e tre pareggi, ma soprattutto con cinque prestazioni di alto livello che di sicuro hanno ulteriormente cementato il rapporto tra la squadra e i suoi tifosi, encomiabili pure a Düsseldorf nonostante sia finita come è finita.

In mixed zone, il primo a presentarsi è Granit Xhaka. Il capitano ci mette subito la faccia e come prima cosa tiene a prendere le difese di Manuel Akanji... «Gli ho detto che non è il primo e non sarà nemmeno l'ultimo rigore che sbaglia. Ha disputato un torneo fantastico, abbiamo tutti molto rispetto per lui e continueremo a sostenerlo nonostante questo errore. In queste settimane questo gruppo ha mostrato quell'unità che in autunno non si era vista. È così che si costruiscono i successi. Ci dispiace per i nostri tifosi. Li dobbiamo ringraziare di tutto cuore e avremmo voluto regalare loro un'altra gioia e assieme scrivere una pagina di storia. Purtroppo non ce l'abbiamo fatta, ma posso garantire loro che tra due anni ai Mondiali saremo di nuovo pronti».

Xhaka tiene a sottolineare, ancora una volta, quanto Euro 2024 sia stato un torneo positivo per la Nazionale elvetica... «Contro avversari di questa qualità basta un errore e lo paghi a caro prezzo. La sconfitta brucia e fa male, ma se guardiamo la totalità dei 120’ disputati possiamo essere fieri di noi stessi, dai giocatori a tutti i membri dello staff. Certo, siamo usciti ai rigori e non è mai bello, ma fa parte del gioco. Siamo molto delusi, è ovvio. Eravamo convinti di poter ottenere ancora di più da questo torneo. Tutavia siamo usciti contro una grandissima squadra, ben diversa da quella che in molti avevano descritto, con ben poco rispetto, dopo le prime quattro sfide. Siamo stati alla loro altezza, abbiamo avuto un po' meno fortuna in occasione dei rigori, tutto qui. Complimenti a loro».

Il capitano si sofferma pure sulle sue condizioni di salute...«La risonanza magnetica effettuata lunedì all'adduttore aveva rivelato una lesione muscolare. Oggi ho dovuto stringere i denti e non ho potuto esprimermi al cento per cento. Tuttavia, una mia rinuncia a scendere in campo era fuori discussione».

«Sono triste per i giocatori, per il Paese. Perdere così fa davvero male – afferma Murat Yakin –. Usciamo dal torneo senza una sola sconfitta, dopo aver comunque affrontato la Germania, l'Italia e l'Inghilterra. Penso che possiamo essere fieri di quanto fatto. E io fiero di sicuro lo sono dell'opportunità di aver diretto questi ragazzi. Vedremo cosa riserverà il futuro, ma la mia priorità rimane la Nazionale svizzera. Le discussioni inizieranno nei prossimi giorni», aggiunge in merito alla riconduzione di un contratto scaduto nel momento esatto in cui il rigore calciato da Alexander- Arnold è entrato in porta.

Murat Yakin si è soffermato sull'errore di Akanji...«Manuel si è assunto la responsabilità del primo rigore. È normale per un giocatore con la sua personalità. Non deve assolutamente sentirsi responsabile, ma è difficile trovare le parole giuste per consolarlo. L'ho ringraziato per le prestazioni offerte, per come ha svolto il ruolo di leader».

Infine, parola a Manuel Akanji, presentatosi sul palco della mixed zone nonostante la delusione personale... «Sto davvero vivendo un brutto momento, ho la sensazione di aver deluso la squadra e tutto il paese. Ho voluto assumermi la responsabilità di calciare il primo rigore ed ero sicuro di segnarlo. Purtroppo non sono stato abbastanza preciso. Ho sperato fino in fondo che un inglese sbagliasse o che Sommer riuscisse a pararne uno, ma loro hanno calciato davvero molto bene. La fortuna non è stata dalla nostra parte».

Esce una Svizzera che in molti consideravano una mina vagante per la finale... «Prima dell'inizio del torneo non credevo che avremmo potuto arrivare fino in fondo, ma alla luce delle prestazioni offerte, del fatto che non abbiamo mai perso nemmeno contro squadre di primo livello e che oggi abbiamo avuto le occasioni migliori per segnare, posso tranquillamente dire che è stata presa una grande occasione per scrivere una pagina indelebile di storia».

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