Phil Foden prova a togliere peso dalle spalle di Gareth Southgate: ‘Sta ai giocatori in campo sapersi adattare all'avversario’
Stoccarda – Non sono state settimane facili quelle vissute da Gareth Southgate. Nonostante i buoni risultati ottenuti negli ultimi tornei, il manager inglese è stato messo all’indice dai suoi connazionali quale primo responsabile delle prestazioni deludenti sin qui proposte da una selezione giunta in Germania con la dichiarata ambizione di portare a casa la Coppa e che si ritrova, a 48 ore dai quarti di finale, a dubitare di poter superare il turno al cospetto di una Svizzera contro la quale ha vinto 19 volte in 27 partite. L’ex difensore centrale, autore a Euro 96 dell’errore dal dischetto nella semifinale con la Germania, ha liquidato le critiche assumendosi il ruolo di leader del gruppo: “Meglio che se la prendano con me e non con i giocatori”, ha affermato. Tuttavia, alla vigilia della sfida contro una Nati capace di eliminare i campioni continentali in carica e di tenere in scacco i padroni di casa fino al 92’, nel ritiro inglese la pressione è palpabile.
La buona notizia è che Jude Bellingham potrà scendere in campo contro la Svizzera. L’Uefa, infatti, ha deciso di non squalificare il fenomeno del Real Madrid per il gestaccio dopo il gol contro la Slovacchia. La sua presenza non significa però che l’assetto tattico rimanga quello visto nelle prime quattro partite, vale a dire un 4-2-3-1. Da più parti, infatti, fioccano opinioni secondo le quali una difesa a tre comporterebbe notevoli vantaggi. Ad esempio, la possibilità di giocare con due punte vere, affiancando Ivan Toney a Harry Kane… «Con due punte in campo si creano dinamiche completamente diverse – ha affermato l’attaccante del Brentford –. Nella coppia d’attacco, ma anche nel reparto difensivo avversario, il quale sarebbe costretto a pensare di più alle scelte da compiere, il che potrebbe permettere a Kane di avere a disposizione quella frazione di secondo in più per sfruttare la sua velocità».
Al di là del modulo tattico prescelto e dagli undici giocatori da mandare in campo (non ci sarà Guéhi, squalificato, ma Southgate spera di recuperare Luke Shaw, unico terzino sinistro della rosa, ma ai box da febbraio per un problema muscolare), uno dei pezzi da novanta della squadra, Phil Foden, ha approfittato dell’incontro con la stampa per venire in soccorso del suo allenatore… «Dobbiamo assumerci parte della responsabilità se il gioco non è stato quello sperato. Il raggio di manovra di un coach è limitato: sceglie gli uomini da schierare e dice loro come muoversi, ma alla fine sta al giocatore compiere le scelte giuste e adattarsi al gioco dell’avversario. In queste quattro partite il nostro pressing ha funzionato male, speriamo di vederne una versione diversa contro la Svizzera».
Soprattutto sul fronte offensivo la manovra inglese è stata farraginosa, con Bellingham e Kane che hanno faticato a trovare le giuste distanze. Anche Foden, nonostante un palo contro la Danimarca e un gol annullato contro la Slovacchia è apparso soltanto un lontano parente del giocatore del Manchester City… «Non voglio mentire, ammetto di essere piuttosto frustrato. Provo a fare del mio meglio per aiutare l’Inghilterra, ma per il momento le cose non hanno funzionato come avrei voluto. Occorre però rimanere positivi. Sono stato eletto miglior giocatore della Premier e sono qui per dimostrarlo con i fatti».
Ivan Toney è convinto della qualità di questa selezione… «L’hanno visto tutti, siamo arrivati a un passo dall’eliminazione. Dopo il successo con la Slovacchia, negli spogliatoi il sollievo era enorme: “Ok ragazzi – ci siamo detti – è giunto il momento di fare sul serio”. Sono convinto della forza d’animo e della qualità di questo gruppo. Spero che il nostro Europeo inizi per davvero a partire da sabato».
Una squadra ancora alla ricerca di sé stessa contro un’altra che, invece, si è trovata fin dal primo minuto della partita inaugurale. Su queste basi, la sfida di Düsseldorf non potrebbe essere più aperta. Tuttavia, nei singoli la differenza di qualità rimane enorme. Sin qui il talento britannico ha sonnecchiato, i rossocrociati sperano che non si risvegli proprio sul più bello…