Nella conferenza stampa di questa mattina il giocatore dello Stoccarda e media locali hanno passato ben 23 minuti senza parlare della nostra selezione
Già sicura di passare il turno, la Germania ha solo un nodo da sciogliere: effettuare il classico turnover così da permettere a qualche giocatore (rimasto a margine della squadra) d’incamerare fiducia e percorrere chilometri preziosi o puntare sulla formazione cardine? Mancano poche ore alla sfida di cartello del Gruppo A, in cui la Mannschaft affronterà la nostra selezione, eppure le palpitazioni non sono ancora salite a mille. La partita sembra entusiasmare poco i media tedeschi. Nella conferenza stampa di venerdì mattina la parola ’Svizzera’ è infatti stata pronunciata trascorsi ben 23 minuti, fra l’altro su richiesta del collega rossocrociato Alain Kunz. “Certo, c’interessano i nostri rivali: abbiamo una riunione a breve, poi un’altra domani (oggi, ndr)”, ha commentato l’esordiente Deniz Undav. Nessuno ha paura d’inciampare, anzi, la testa è proiettata sulla possibile sfida alla Spagna nei quarti.
Il giocatore dello Stoccarda, in scadenza di contratto, ha ricevuto maggiori domande sull’alimentazione piuttosto... malsana. A poche ore da ogni match, si disseta sorseggiando una bevanda energetica. Un rituale di cui l’attaccante ha bisogno, che ha però dovuto adattare: lo staff tecnico della Germania ha imposto di consumare pochi zuccheri, forzando fra l’altro Undav a eliminare completamente dalla sua dieta snack cosparsi di cioccolato. Ciò non ha comunque influito sulle prestazioni del 27enne, anche se non è ancora riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale in campo.
Come Undav, anche Chris Führich è stato uno dei protagonisti della passata stagione dello Stoccarda: grazie alle sue prestazioni altisonanti, ha convinto la bontà di Julian Nagelsmann conquistando la possibilità d’indossare la maglia della Germania nell’Europeo casalingo. Il centrocampista non è ancora sceso in campo in questa rassegna continentale, ma non è turbato dal suo ruolo di comprimario. “Non sono titolare, ma sono grato e orgoglioso di questa opportunità”. I due sono uomini comunque importanti, di squadra, capaci di far respirare i giocatori più impiegati. “Non siamo gelosi dei nostri compagni, remiamo tutti nella stessa direzione anche in panchina“, commenta Undav. Nei tornei precedenti la situazione era spesso differente: alcuni desideravano ardentemente essere in campo e manifestavano la propria frustrazione. La squadra presente a questo Europeo invece sembra più distesa. ”È fondamentale che la rosa sia unita. La competizione c’è, ma solo in allenamento. Così dev’essere affinché tutti possano dare il meglio di sé”.
Le condizioni atmosferiche non aiutano, ma le pessime condizioni dei terreni da gioco sembrano perseguitare la Nazionale rossocrociata. Sì, perché il manto erboso dell’impianto di Francoforte, messo ulteriormente a dura prova durante la sfida tra Inghilterra e Danimarca, preoccupa e non poco il secondo massimo organo calcistico. Il malcontento di Gareth Southgate, e soprattutto di Harry Kane, ha indotto l’Uefa “a sviluppare un piano di manutenzione del prato onde sistemare alcuni problemi emersi nel corso del torneo e migliorare la qualità del terreno in vista delle prossime partite”. Che si giochi sull’erba o sulla pietra, però, poco importa secondo Führich: “Siamo chiamati a conquistare il bottino pieno, e basta”.